La prima parte del 2023 si accinge alla conclusione, lasciando spunti interessanti. Il principale è che
Wall Street ha ripreso il rally ultradecennale che aveva interrotto bruscamente lo scorso anno, quando una terribile inflazione aveva costretto la
Federal Reserve a iniziare la più aspra campagna di aumento dei tassi d'interesse degli ultimi quattro decenni. Il risultato è stato che il costo della vita si è raffreddato, ma per il momento non ha aperto le porte al paventato arrivo di una recessione.
Proprio per questo le azioni sono salite, con gli investitori che nutrono forti speranze che lo spauracchio recessivo alla fine sia solo nell'immaginario degli osservatori di mercato e degli esperti di statistica. In effetti,
il rally stona con quanto racconta la curva dei rendimenti. Quest'ultima da quasi un anno è invertita e, stando ai risvolti storici, ciò non lascia scampo nel preannunciare una flessione dell'economia (
Curva rendimenti USA: ecco perché i segnali recessivi sono ignorati).
Alcuni osservano che solitamente la recessione si manifesta con una tempistica che va da sette mesi a due anni dall'inversione della curva, quindi è solo questione di tempo. Se così fosse, lo scoppio di una bolla è prossima, anche perché ora le quotazioni hanno raggiunto valori importanti.
Wall Street: ecco dove investire ora
Entrare adesso a mercato potrebbe quindi essere un rischio, perché soprattutto per le azioni che sono salite molto è rimasta poca "polpa" e non è escluso che vadano incontro a violente correzioni se qualcosa dovesse andare storto. A questo punto, dove investire nella seconda parte dell'anno? In verità ci sono società che hanno sottoperformato in questa prima fase, per le più svariate ragioni. Di conseguenza, i prezzi sono interessanti anche perché le azioni hanno delle concrete potenzialità di fare meglio del mercato. Vediamo di seguito quali sono i titoli più allettanti.
Moderna
Moderna è stata grande protagonista durante la pandemia, grazie al vaccino anti-Covid a mRNA messaggero. Il rallentamento della vaccinazione quest'anno ha inciso sui guadagni dell'azienda, che in Borsa ha perso il 32%. La sua tecnologia a mRNA però è molto interessante e potrebbe essere adoperata per altre patologie su cui l'azienda sta conducendo accurate sperimentazioni.
ChargePoint
ChargePoint è la più grande rete mondiale di stazioni di ricarica per veicoli elettrici in Nord America ed Europa. Quest'anno le azioni sono scese del 12% a Wall Street, ma hanno una possibilità di risalita sia perché il settore delle auto elettriche inevitabilmente è destinato a crescere, sia perché per gli investitori Charge Point potrebbe essere un'alternativa a Tesla nell'ambito della costruzione del portafoglio EV.
Enphase
Enphase è un gigante delle energie rinnovabili, che da inizio anno ha visto le sue azioni crollare del 39% a causa della riduzione dei prezzi della tecnologia per il solare su cui la società è specializzata. Adesso però i prezzi si stanno stabilizzando e il titolo è pronto a ripartire, via via che il mondo prende sempre più coscienza della necessità di una transizione energetica a tutti gli effetti.
CNH Industrial
La società italiana controllata dalla famiglia Agnelli e quotata anche in America ha perso circa il 12% dal 1° gennaio 2023. La tendenza verso l'agricoltura intelligente però potrebbe favorire CNH Industrial che al riguardo sviluppa una tecnologia assolutamente all'avanguardia.
Alteryx
Alteryx è un'azienda specializzata nella produzione di software di analisi dei dati. Quest'anno gli investitori l'hanno penalizzata in Borsa, con il titolo che ha perso circa il 14%. Tuttavia, le stime degli utili sono aumentate del 68% negli ultimi tre mesi e le aspettative degli analisti sono di un Eps (Earning per share, l'utile per azione) a 68 centesimi nel 2023, dai 40 centesimi stimati in precedenza. Questo potrebbe dare maggiore forza per un balzo delle azioni.