Cevian Capital, la più grande società di investimento attivista d'Europa, ha acquistato una
partecipazione del valore di 1,2 miliardi di euro in UBS. L'azienda sostenuta da
Carl Icahn punta sul raddoppio della valutazione della banca svizzera in un orizzonte temporale di 3-5 anni. Con questo investimento entra di diritto nella
top ten dei soggetti che hanno messo denaro nel gigante di Zurigo, in compagnia di altri gestori patrimoniali come Fidelity e Capital Group che hanno aumentato, secondo i dati di S&P Capital IQ, le loro partecipazioni di oltre 1,5 miliardi di franchi.
"Questa è la più grande opportunità nel settore finanziario globale. UBS è valutata come una banca europea media, non come uno dei principali gestori patrimoniali globali. Se il divario di valutazione rispetto a Morgan Stanley si chiude, l'azione UBS vale 50 franchi svizzeri", ha affermato Lars Förberg, co-fondatore di Cevian. Nell'ultima seduta di Borsa, le azioni della banca hanno chiuso a 25,35 franchi, aumentando di quasi il 50% il loro valore da quando UBS ha rilevato Credit Suisse nella scorsa primavera.
UBS: gli obiettivi di Cevian
Dalla fusione UBS-Credit Suisse, Cevian ha investito poco meno del 10% del suo portafoglio totale nell'istituto finanziario elvetico. Tra l'altro, la società di investimento seguirebbe la banca da circa 15 anni, mentre era arrivata a un passo dall'assumere una posizione attivista in Credit Suisse prima del crollo ma poi si è tirata indietro per via dell'eccessiva rischiosità dell'operazione.
UBS avrebbe invece un grande potenziale di redditività, secondo l'attivista, soprattutto nell'ambito della gestione patrimoniale dove negli Stati Uniti è in ritardo rispetto a Morgan Stanley. Quest'ultima si è concentrata sull'asset management dopo la grande crisi del 2008, costruendo un'attività che genera profitti più stabili. Attualmente UBS ha un valore di mercato di circa 1,2 volte il valore contabile tangibile, mentre Morgan Stanley scambia a circa 2 volte.
"Dal punto di vista degli utili e delle valutazioni, UBS dovrebbe essere vista come un gestore patrimoniale con una licenza bancaria, non come una banca con un'attività di gestione patrimoniale. L'idea che le grandi aziende non possano essere cambiate non è corretta. Ci sono molte leve che puoi tirare. Riteniamo che UBS possa diventare significativamente più redditizia nel tempo", ha affermato Förberg.
Cevian comunque non starebbe cercando un posto nel Consiglio di amministrazione di UBS ed è stata tra coloro che hanno sostenuto l'attuale presidente Colm Kelleher e l'Amministratore delegato Sergio Ermotti.
Banche europee: la presenza degli investitori attivisti
La presenza degli attivisti all'interno delle banche europee non sempre ha avuto successo nell'attuazione delle proprie indicazioni nella politica dell'istituto di credito.
Il tentativo di Sherborne Investors di ridurre l'investment banking in Barclays è durato tre anni fino al 2021, ma si è concluso con un esito fallimentare. Qualche successo in più è stato ottenuto dall'assicuratore cinese Ping An quando, una volta diventato attivista in HSBC, ha chiesto uno spacchettamento della banca.
Cevian stessa ha avuto una presenza importante in diversi istituti del Vecchio Continente, come Danske Bank e Swebank, mentre detiene attualmente una posizione e un posto nel Consiglio di amministrazione nella finlandese Nordea Bank, la più grande banca retail dei Paesi nordici.