Wall Street si appresta a chiudere il 2023 in bellezza, sulla scia della svolta accomodante della
Federal Reserve nella riunione della settimana scorsa. La Banca centrale americana ha previsto
tre tagli dei tassi di interesse nel 2024, uno in più rispetto ai due previsti in precedenza. Quanto è bastato per accendere l'entusiasmo degli investitori, che hanno comprato azioni a mani basse.
Negli ultimi giorni alcuni funzionari della Fed hanno provato a fare da pompieri. Ieri Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, ha affermato che l'istituto monetario non si orienterà in maniera drastica verso la riduzione dei costi di finanziamento proprio ora che tiene sotto controllo l'inflazione.
Prima di lei, venerdì scorso si erano espressi anche il presidente della Fed di New York, John Williams, e il governatore della Fed di Atlanta, Raphael Bostic. Il primo ha detto che in questo momento
all'interno del FOMC non si sta parlando di tagli dei tassi, mentre Bostic ha riferito che la Banca centrale non dovrebbe aver bisogno di abbassare il costo del denaro fino al terzo trimestre.
Wall Street: le nuove previsioni di Goldman Sachs
Le cautele espresse dai funzionari Fed non sono sufficienti per gli analisti di
Goldman Sachs a tenere a bada la voglia di comprare azioni da parte degli investitori. "Le azioni stavano già scontando un'attività economica positiva, ma ora riflettono una prospettiva ancora più solida", hanno affermato, aggiungendo che la svolta accomodante dell'istituto guidato da
Jerome Powell, insieme al calo dell'inflazione, permetterà la
discesa dei rendimenti sostenendo le valutazioni azionarie.
Per questo, la banca americana vede l'indice S&P 500 a 5.100 punti entro la fine del 2024, il 9% in più rispetto al livello di 4.700 punti previsto a metà novembre e l'8% al di sopra dei 4.719 punti dell'ultima chiusura settimanale.
Goldman Sachs prevede che gli utili cresceranno del 5% su base annua nel 2024, ma ha aggiunto che tale stima potrebbe rivelarsi addirittura troppo pessimistica perché "condizioni finanziarie più accomodanti dovrebbero stimolare l'attività economica e i profitti aziendali". La banca inoltre ha ammesso che, pur avendo avuto ragione sul fatto che nel 2023 non ci sarebbe stata alcuna crescita dei guadagni aziendali, si sbagliava sulla previsione che l'S&P 500 non sarebbe salito.
Goldman Sachs ha osservato che quest'anno sono stati riversati ben 1.400 miliardi di dollari nei fondi monetari mentre i rendimenti crescevano. Ora, "con i tassi che iniziano a scendere, gli investitori potrebbero spostare una parte della liquidità nelle azioni", ha detto. Rimane sempre il rischio che una politica monetaria più accomodante rimetta in moto l'inflazione, ma per Goldman comunque la reazione del mercato obbligazionario alla guidance accomodante resta una buona notizia.