Elon Musk ha un piano per far tornare gli inserzionisti su Twitter e per attirarne altri. Il progetto si basa su un sistema di incentivi che coinvolge diversi livelli e che, secondo quanto riferito dai documenti interni, dovrebbe durare solo fino alla fine di dicembre.
Gli inserzionisti americani che spenderanno almento 500 mila dollari sulla piattaforma, riceveranno impression pari al valore speso fino ad un tetto di 1 milione di dollari. Quelli che investiranno in pubblicità almeno 350 mila dollari otterranno un bonus del 50% mentre per una spesa di 200 mila dollari il dato si attesterà al 25%. Anche società non statunitensi riceveranno incentivi: gli inserzionisti in Gran Bretagna e Giappone che prenoteranno pubblicità per almeno 250 milla dollari riceveranno il 100% della spesa.
Twitter: preoccupa il calo della pubblicità
Musk ha dovuto adottare queste misure dopo le
ultime indicazioni arrivate dalle entrate pubblicitarie: colossi come General Motors, United Airline, Pfizer, General Mills, Mondelez, Audi e Stellantis (
Twitter: anche Stellantis sospende annunci dopo l’arrivo di Musk) hanno tagliato il budget e quindi sospeso gli annunci su Twitter (che dalla pubblicità ottiene il 90% dei ricavi) dopo che, a fine ottobre, il tycoon ha ufficialmente acquisito la società di San Francisco.
Musk ha addossato alle politiche di Apple sulla privacy parte della responsabilità, ma in realtà le prime mosse adottate dal fondatore di Tesla hanno spaventato inserzionisti già alle prese con l'inflazione e il timore di una recessione.
Twitter: sospeso nuovamente l'account di Kanye West
Intanto, nelle ultime ore è stata annunciata una nuova sospensione dell'account Twitter del rapper Kanye West, reo di aver postato un'immagine antisemita (il rapper, che ora si fa chiamare Ye, ha pubblicato un'immagine della Stella di David, che rappresenta la religiosità ebraica, insieme a una svastica, simbolo del nazismo).
In precedenza, Musk aveva deciso di ripristinare gli account bannati, adottando una politica di moderazione dei contenuti molto più blanda rispetto al passato e mantenendo fede alle promesse fatte prima dell'acquisizione in nome di una presunta "la libertà di parola". Stavolta, però, sembra si sia andati fuori dalle righe e quanto accaduto è stato bollato come un incitamento alla violenza, il che viola le regole fondamentali della piattaforma.