La stagione delle trimestrali USA del Q2 2025 sta superando le aspettative, sia in termini di utili sia di ricavi, confermando la resilienza e la solidità delle grandi aziende americane. È quanto emerge da un'analisi condotta da John Butters di FactSet.
Con circa due terzi delle società dell’S&P 500 che hanno già pubblicato i risultati, l’indice mostra una crescita degli utili del 10,3% rispetto allo stesso trimestre del 2024. Si tratta del terzo trimestre consecutivo di aumento a doppia cifra, un segnale robusto in un contesto globale ancora segnato da incertezze geopolitiche e tensioni commerciali.
S&P 500: utili e ricavi ai top dal 2021
L’82% delle società ha battuto le attese sugli utili per azione (EPS), un dato superiore sia alla media quinquennale (78%) che a quella decennale (75%). Se questo dato sarà confermato a fine stagione, sarà il più alto dalla fine del 2021.
Andamento EPS società S&P 500. Fonte: insight.factset.com
Le sorprese positive sono arrivate in particolare da quattro dei “Magnifici 7”, ovvero i colossi tecnologici e digitali dei settori IT, Consumer Discretionary e Communication Services, che hanno trainato verso l’alto l’intera curva di crescita dell’indice. Dall’inizio di luglio, il comparto finanziario e altri cinque dei “Magnifici 7” hanno continuato a contribuire significativamente al miglioramento delle performance aggregate.
Sul fronte dei ricavi, la stagione è altrettanto brillante. Il 79% delle società ha superato le attese degli analisti, dato che se confermato sarebbe il migliore dal secondo trimestre del 2021. In media, le aziende stanno registrando ricavi superiori del 2,6% rispetto alle stime, un valore che supera le medie storiche degli ultimi 5 e 10 anni. Ancora una volta, il traino arriva dai settori Sanità, Tecnologia e Beni Discrezionali. "Se i numeri attuali verranno confermati", sottolinea Butters, "questo sarà il trimestre con la crescita più elevata dei ricavi dal Q3 2022".
Prospettive solide nonostante le nubi all’orizzonte
Nonostante i venti contrari rappresentati da nuove barriere commerciali, in particolare i timori legati ai dazi statunitensi, gli analisti non stanno riducendo le aspettative sugli utili del prossimo trimestre. Al contrario, durante il mese di luglio, le stime di utili per il terzo trimestre sono state lievemente riviste al rialzo. Il dato bottom-up (un'aggregazione delle stime di EPS mediane per il 3° trimestre di tutte le società dell'indice) sugli EPS aggregati per il Q3 è salito dello 0,1%, passando da 67,32 a 67,40 dollari. A prima vista si tratta di un aumento marginale, ma in un contesto in cui normalmente le stime tendono a scendere nei primi trenta giorni di ogni trimestre, il segnale è tutt’altro che trascurabile.
"Negli ultimi 20 anni, in media, le previsioni sugli utili vengono ridotte dell’1,9% durante il primo mese del trimestre", osserva Butters. "L’aumento di luglio segna una rottura rispetto a questa tendenza storica, nonché la prima revisione al rialzo da inizio trimestre dal secondo trimestre del 2024".
A livello settoriale, cinque comparti hanno visto un aumento delle stime sugli utili per il Q3, guidati dal settore energetico (+3,8%), mentre sei settori – in primis la Sanità (-5,2%) – hanno registrato una revisione al ribasso. Questo squilibrio riflette un mercato che continua a premiare i comparti più esposti alla crescita tecnologica e alla spesa dei consumatori, mentre penalizza quelli legati a dinamiche regolatorie o a margini più compressi.
Revisione stime utili S&P 500. Fonte: insight.factset.com
Parallelamente, anche le stime sugli utili per l’intero 2025 sono state riviste al rialzo: dal 30 giugno al 31 luglio, il bottom-up EPS per l’anno è passato da 264,17 a 265,66 dollari, segnando un incremento dello 0,6%. Il price-to-earnings (P/E) forward a 12 mesi dell’S&P 500 si attesta a 22,2, un valore superiore alle medie quinquennali e decennali, segno che il mercato continua a prezzare una crescita solida e duratura degli utili aziendali.
Dati che rafforzano il sentiment di mercato
L’attuale dinamica degli utili rafforza il sentiment positivo che si respira sui mercati azionari USA. Nonostante l’aumento dei tassi di interesse negli ultimi anni e le tensioni geopolitiche, le società quotate sull’S&P 500 stanno dimostrando di avere fondamenta solide, modelli di business adattabili e una capacità notevole di superare le aspettative.
Il fatto che la crescita degli utili sia stata trainata da una combinazione di settori – in particolare tecnologia, comunicazioni, sanità e finanza – indica una certa diversificazione del contributo alla performance complessiva. Anche se il settore energetico resta il fanalino di coda in termini di crescita sia degli utili che dei ricavi, i segnali che emergono da altri comparti sono rassicuranti.
"La combinazione di sorprese positive, revisione al rialzo delle stime e solida crescita su base annua rafforza l’idea che le aziende dell’S&P 500 siano ben posizionate per affrontare le sfide del mercato e cogliere le opportunità dei prossimi trimestri", conclude John Butters.