Dopo le indicazioni arrivate oggi dai dati macroeconomici, il focus degli operatori si sposta sulle trimestrali USA. Archiviato l’appuntamento con i prezzi al consumo statunitensi, che nel mese di settembre hanno evidenziato un calo minore delle stime in versione “headline” (dal 2,5 al 2,4%) ed addirittura un incremento su base “core” (dal 3,2 al 3,3%), da domani l'attenzione degli operatori sarà monopolizzata dai conti della corporate America.
Trimestrali USA: domani scendono in campo i big di Wall Street
Oggi la stagione delle trimestrali USA è iniziata con l’antipasto rappresentato dai numeri di Delta Air Lines e di Domino's Pizza. Il vettore di Atlanta, in Georgia, ha chiuso il trimestre che va da luglio a settembre con ricavi operativi rettificati non-GAAP per 14,59 miliardi di dollari ed un utile per azione in versione “adjusted” che è ammontato a 1,50 dollari. In entrambi i casi i dati hanno deluso: gli analisti avevano stimato un giro d’affari di 14,67 miliardi di dollari ed un EPS (Earning Per Share) a 1,52 dollari (Delta Air Lines: trimestrale deludente, le azioni perdono quota).
Nel caso invece di Domino's, il fatturato si è attestato a 1,08 miliardi, al di sotto degli 1,1 miliardi del consenso, mentre l’ultima riga di conto economico ha battuto le attese fissandosi a 4,19 dollari, ben al di sopra dei 3,63 attesi. Con Wall Street che ha aperto le contrattazioni in positivo, le azioni quotano in rosso: DAL perde l’1,77% mentre DPZ scende del 2,48%.
Domani le trimestrali USA si prenderanno la scena con i risultati di Bank of NY Mellon, BlackRock, JP Morgan Chase e Wells Fargo. La prossima settimana sarà la volta di altre 40 società facenti parte dell’indice S&P 500.
Le attese degli analisti
Quali sono le attese degli analisti per la nuova stagione delle trimestrali USA? Il consenso per le aziende facenti parte dell’indice che ingloba le 500 azioni con la maggiore capitalizzazione è orientato per una crescita del fatturato del 4,7% mentre l’utile per azione è stimato in aumento tendenziale del 4,1% (dati FactSet).
Nel dettaglio, nove settori su 11 dello S&P 500 dovrebbero registrare una crescita degli utili guidata dal settore tecnologico, dove il consenso stima un aumento dell’utile per azione del 15%. I riflettori saranno puntati su Nvidia, che sta assistendo a una domanda crescente per i suoi chip di intelligenza artificiale, su Microsoft, che sta monetizzando le sue offerte cloud, e su Meta Platforms, he sta utilizzando l’AI per aumentare il coinvolgimento degli utenti, le visualizzazioni degli annunci e le tariffe che addebita agli inserzionisti.
Con un aumento stimato al 12%, seguono i servizi di comunicazione mentre l’assistenza sanitaria è vista in terza posizione con un +11%. L’andamento dei prezzi di petrolio e gas dovrebbe far scendere gli utili degli energetici del 22% mentre nel caso del settore dei materiali la stima è di un -3,4% a/a.
Wall Street: cosa succederà alle azioni con le trimestrali USA?
21 è sia la percentuale di guadagno da inizio anno messa a segno dallo S&P 500 sia il rapporto prezzo utili delle società dello S&P 500 su base futura. Ogni settore dell’indice è in verde da inizio anno. Ai livelli attuali, ha rilevato Jacob Sonenshine di Barron’s, “le vendite potrebbero sopraffare il mercato e riportarlo a un multiplo più ragionevole. [...] Anche se le aziende dovessero, come probabile, superare le aspettative di profitto, qualsiasi aumento nelle proiezioni degli analisti non farà molto per le azioni”.
Nel sottolineare “la resilienza degli utili”, Scott Chronert di Citi rileva “che ciò che è cambiato sono le valutazioni. C'è meno spazio, nel complesso, per passi falsi dal punto di vista fondamentale". Di conseguenza, anche un andamento positivo dei conti trimestrali potrebbe non bastare a spingere ulteriormente al rialzo le valutazioni.