Un utile trimestrale superiore alle stime ha permesso ad Intesa Sanpaolo di alzare la view sul risultato netto 2025 da oltre 8,5 a circa 9 miliardi di euro. La misura è resa possibile, ha detto il Ceo Carlo Messina, "dall'elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica". Al 30 settembre l’istituto ha registrato un utile netto di 7,2 miliardi di euro (sull’intero esercizio il dato è stimato sopra 8,5 miliardi), oltre 1 miliardo in più rispetto ad un anno prima (6,12 miliardi).
Il terzo trimestre si è chiuso con un risultato netto di 2,4 miliardi, che si confronta con i 2,46 miliardi del secondo trimestre 2024 e con gli 1,9 miliardi del pari periodo 2023. Per la trimestrale di Intesa Sanpaolo gli analisti avevano stimato un’ultima riga di conto economico di 2,26 miliardi.
Trimestrale Intesa Sanpaolo spinge le azioni in Borsa
Con il FTSE Mib che quota in rosso di un quarto di punto percentuale, le indicazioni arrivate dalla trimestrale di Intesa Sanpaolo permettono alle azioni ISP di salire di un punto percentuale a 3,98 euro.
Per quanto riguarda gli altri dati, nei nove mesi i proventi operativi netti sono pari a 20,4 miliardi di euro, +8,5% rispetto ai 18,8 miliardi dei primi nove mesi 2023. Su base trimestrale il dato si attesta a 6,8 miliardi, -1,1% rispetto al Q2 e +6,5% nel confronto con il Q3 2023.
Tra gennaio e settembre le commissioni nette sono cresciute del 7,9% a 6.970 milioni di euro mentre nei tre mesi hanno segnato un -3,4% congiunturale. Gli interessi netti al 30/09 salgono dell’11,5% annuo ed un -2,1% trimestrale.
CET1 al 13,9%, attività liquide per 285 miliardi
Al 30 settembre 2024, deducendo i 5 miliardi di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi, il Common Equity Tier 1 ratio si attesta al 13,9% (senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive, le famigerate DTA). Il dato è decisamente maggiore rispetto al 9,37% stabilito dalla BCE.
La trimestrale di Intesa Sanpaolo evidenzia a fine settembre 2024 attività liquide per 285 miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 209 miliardi.
L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’1,1% al netto delle rettifiche e al 2,2% al lordo. Il livello di copertura specifica dei crediti deteriorati a fine settembre si attestava al 50,8%, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 69,7%.
Acconto dividendo da 17c per azione
Il Consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha fatto sapere di voler distribuire un acconto sui dividendi complessivamente pari a 3,027 miliardi di euro, pari a 0,17 euro per azione. Il provento, precisa la società, verrà pagato il 20 novembre 2024 (con stacco cedola il 18 novembre e record date il 19 novembre). Tenendo conto del prezzo di riferimento dell'azione registrato ieri, la cedola corrisponde a un rendimento del 4,3%.
Intesa Sanpaolo: ecco cosa sapere sulla storia dei dividendi
“La redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di banca a zero NPL, i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi”, si legge nella nota di presentazione della trimestrale, permettono ad Intesa Sanpaolo di essere "pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro”.