SNAM ha alzato il velo sul nuovo piano strategico 2023-2027. Con l’obiettivo di rispondere in “maniera bilanciata” alle sfide del trilemma energetico attraverso un’infrastruttura che possa garantire sicurezza, sostenibilità e competitività delle forniture di energia, la società guidata dall’Ad Stefano Venier punta a sviluppare un’infrastruttura energetica sostenibile tramite il riadattamento e il continuo ammodernamento della rete.
Il piano da un lato prevede investimenti orientati ad una maggiore flessibilità del sistema energetico e dall’altro punta a sviluppare una piattaforma di Energy Transition concentrata su tecnologie per la decarbonizzazione, con un ruolo strategico e abilitante della sostenibilità e dell'innovazione.
Con il FTSE Mib in rosso dello 0,9%, le azioni SNAM poco prima del giro di boa perdono il 2% portandosi a 4,533 euro (-2,66% da inizio anno e -4,29% negli ultimi 12 mesi).
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Il nuovo piano strategico di Snam
Come detto, il trilemma dell’energia implica un bilanciamento tra sicurezza nell’approvvigionamento energetico, la sostenibilità ambientale e l’equità energetica (la garanzia di accesso della popolazione all’elettricità a un prezzo conveniente). Questo, precisa SNAM, dovrà essere compatibile con un processo di innovazione che passerà per infrastrutture sempre più digitalizzate e in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale e le tecnologie innovative.
“In un contesto energetico globale che continua ad essere sfidante e volatile – ha dichiarato il CEO - investiremo 11,5 miliardi di euro nello sviluppo di un’infrastruttura in grado di gestire in modo sempre più flessibile una pluralità di molecole verso la neutralità carbonica del Paese”.
Le principali direttrici del piano
Due le leve, definite dalla società “strategiche e abilitanti” che rappresentano le direttrici del nuovo piano di SNAM: la sostenibilità e l’innovazione.
La prima è basata su una strategia che adotta un approccio “all-round”, completamente integrato nelle operazioni del Gruppo e nella strategia aziendale, che prevede un impegno focalizzato su sette pilastri:
- Sviluppo di un’infrastruttura multi-molecola;
- Transizione verde;
- Neutralità carbonica;
- Biodiversità e rigenerazione;
- Persone;
- Comunità locali;
- Transformative Innovation;
Con riferimento al pillar Neutralità carbonica, l’impegno di Snam per il raggiungimento dei propri target non si è mai interrotto, nonostante il contesto globale sfidante. Sulle emissioni Scope 1 e 2, l’azienda ha come obiettivo la neutralità carbonica entro il 2040.
Dal fronte innovazione, Snam persegue lo sviluppo tecnologico delle infrastrutture attraverso la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei sistemi di gestione degli asset e dei processi industriali, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza operativa, attraverso una maggiore digitalizzazione, l’uso dell’Intelligenza Artificiale e di tecnologie innovative per lo sviluppo di molecole decarbonizzate. Ad oggi, l’azienda ha digitalizzato il 100% dei processi operativi, compresa l’introduzione di sistemi di manutenzione predittiva sui turbocompressori basata sull'Intelligenza Artificiale, e ha riorganizzato il 70% dei processi operativi.
Investimenti e principali target al 2027
Il piano 2023-2027 di SNAM prevede 11,5 miliardi di euro di investimenti totali (al netto dei finanziamenti pubblici, pari a circa 900 milioni), con un incremento del 15% rispetto al piano 2022-2026, che si sviluppano su due direttrici principali:
- investimenti nelle infrastrutture lungo l’intera catena del valore;
- contributo alla decarbonizzazione attraverso la piattaforma Energy Transition con lo sviluppo dei gas verdi (idrogeno e biometano), l’avvio del progetto per la dorsale dell’idrogeno italiana ed europea (SoutH2 Corridor), lo sviluppo dell’infrastruttura per la CCS (Carbon Capture and Storage), e l’ulteriore crescita delle attività volte a incrementare l’efficienza energetica.
Allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture sono destinati 10,3 miliardi di euro, in particolare:
- 7,4 miliardi di euro dedicati al trasporto;
- 1,4 miliardi di euro per l’ampliamento e l’upgrade dei siti di stoccaggio;
- 1,5 miliardi di euro destinati al GNL.
Nell’orizzonte di piano si prevede una crescita media annua (CAGR) dei seguenti indicatori:
- RAB (Regulatory Asset Base) maggiore del 6%, rispetto alla previsione del piano precedente (2022-2026) che prevedeva una crescita del 5%;
- EBITDA Adjusted del 7,4% con una crescita dell’EBITDA di Gruppo atteso a circa 3,2 miliardi di euro al 2027;
- Utile netto Adjusted in crescita del 4%, come effetto del solido contributo dell'EBITDA parzialmente bilanciato dall’incremento delle D&A e degli oneri finanziari.
Guidance
La società ha migliorato la guidance sull’utile netto 2023, pari a circa 1,14 miliardi di euro, rispetto alla precedente pari almeno a 1,1 miliardi di euro, con la proiezione a fine 2027 di circa 1,33 miliardi di euro.
La politica dei dividendi
La dividend policy è stata migliorata con la conferma del dividendo di 0,2820 euro del 2023 e l’incremento della politica dei dividendi al 3% di crescita minima annua al 2027. “La politica di dividendi -riporta la nota della società- è stata incrementata sulla base di una crescita dell’Utile netto Adjusted del 4% e prevede una crescita minima annua del 3% al 2027, a partire dal dividendo di competenza 2024, in crescita rispetto alla precedente politica che prevedeva un minimo del 2,5%”.
Ambition al 2032
Sulla base dell’evoluzione attesa che vede una crescente necessità di trasportare non solo gas naturale, ma anche biometano, CO2 e idrogeno, l’ambition chiara e definita della società “è di essere l’operatore energetico pan-europeo nella realizzazione e gestione di infrastrutture multi-molecola per un futuro sostenibile, sicuro, digitale, connesso e inclusivo”.
Nel periodo 2028-2032 sono previste opportunità di investimento fino a 14,5 miliardi, che si aggiungono al totale investimenti nell’arco di piano previsti a 11,5 miliardi, arrivando ad un totale di circa 26 miliardi nel periodo 2023-2032.