In linea con il successo dei prodotti messi sul mercato da Novo Nordisk e da Eli Lilly (Lilly: via libera al farmaco anti-obesità, lo Zepbound sfida il Wegovy), Roche ha annunciato l'acquisizione di Carmot Therapeutics, azienda statunitense con sede a Berkeley, in California. Il portafoglio di ricerca e sviluppo di Carmot comprende incretine -ormoni intestinali che vengono secreti dopo l'assunzione del cibo e svolgono un ruolo nella modulazione della glicemia stimolando la secrezione di insulina e sopprimendo l'appetito- sottocutanee e orali in fase di test per il trattamento dell'obesità in pazienti con e senza diabete, oltre a una serie di programmi preclinici.
Tramite questa acquisizione, l’azienda con sede a Basilea punta a competere con la danese Novo Nordisk, che proprio grazie ai farmaci anti-obesità è riuscita a diventare l’azienda di maggior valore in Europa. Oltre a Novo Nordisk, a puntare su questo segmento di mercato sono anche Eli Lilly, Pfizer (che venerdì ha fatto sapere che interromperà lo sviluppo del Danuglipron a causa degli alti tassi di effetti collaterali negativi) e AstraZeneca (che ha firmato un accordo di licenza con la cinese Eccogene).
L'obesità è una delle sfide sanitarie più diffuse al mondo e un'area in cui i recenti progressi scientifici possono contribuire a soddisfare un elevato bisogno medico non soddisfatto. Secondo i dati contenuti nel World Obesity Atlas, il report annuale elaborato dalla World Obesity Federation, entro il 2035 nel mondo oltre 4 miliardi di persone saranno obese o in sovrappeso, avvicinandosi al 50% della popolazione mondiale.
"Il mercato è grande abbastanza per nuovi prodotti, soprattutto se offerti al giusto prezzo", hanno dichiarato in una nota gli analisti della Zuercher Kantonalbank. Alla Borsa di Zurigo le azioni Roche festeggiano salendo del 2,44% a 245,45 CHF.
Roche: lotta all’obesità, il grande vantaggio dei trattamenti di Carmot
L'acquisizione di Carmot Therapeutics consente a Roche di accedere a un portafoglio differenziato di incretine, tra cui:
- CT-388, l'asset principale è un agonista del doppio recettore GLP-1/GIP, pronto per la Fase 2, per il trattamento dell'obesità in pazienti con e senza diabete di tipo 2. Iniettato per via sottocutanea una volta alla settimana, “ha un potenziale -riporta la nota di Roche- come terapia autonoma e di combinazione per migliorare la perdita di peso e per essere esteso ad altre indicazioni”. “I dati clinici esistenti per le attività di Carmot, in particolare l'attività principale CT-388, suggeriscono un potenziale migliore della categoria per raggiungere e mantenere la perdita di peso con un'efficacia differenziata”.
- CT-996, un agonista orale di piccole molecole del recettore GLP-1 da assumere una volta al giorno, attualmente in Fase 1, “destinato al trattamento dell'obesità in pazienti con e senza diabete di tipo 2”.
- CT-868, un agonista del doppio recettore GLP-1/GIP iniettabile una volta al giorno, in fase 2, destinato al trattamento di pazienti con diabete di tipo 1 in sovrappeso o obesità.
Inoltre, si tratta di asset che offrono l'opportunità di combinazioni con le attività esistenti della pipeline di Roche, comprese quelle incentrate su altri benefici, come la conservazione della massa muscolare.
I trattamenti attualmente disponibili sono somministrati solo sotto forma di iniezioni, mentre le molecole sperimentali di Carmot sono sia iniettabili che utilizzabili sotto forma di pillole. Di conseguenza, risulteranno più economiche da produrre e distribuire e avranno meno probabilità di causare effetti collaterali.
Un’operazione da 3,1 miliardi di dollari
"L'obesità è una malattia eterogenea, che contribuisce a molte altre patologie che insieme costituiscono un notevole onere sanitario a livello mondiale. Combinando il portafoglio di Carmot con i programmi della nostra pipeline farmaceutica e con la nostra esperienza nella diagnostica e il nostro portafoglio di prodotti per le malattie cardiovascolari e metaboliche, puntiamo a migliorare lo standard di cura e ad avere un impatto positivo sulla vita dei pazienti", ha dichiarato Thomas Schinecker, CEO del Gruppo Roche.
Roche pagherà agli azionisti di Carmot un prezzo di acquisto di 2,7 miliardi di dollari in contanti alla chiusura della transazione. Inoltre, gli azionisti di Carmot avranno diritto a ricevere pagamenti fino a 400 milioni di dollari a seconda del raggiungimento di determinate milestone.