Renault nella bufera: in un colpo solo, il gruppo francese ha annunciato il taglio delle stime per l’anno in corso e la nomina di un Amministratore delegato ad interim, a seguito dell’uscita di scena di Luca De Meo, passato al timone del gruppo Kering (Terremoto in casa Renault: Luca de Meo lascia la guida del gruppo). La reazione dei mercati non si è fatta attendere: dopo una sospensione per eccesso di ribasso, le azioni Renault scendono del 15,88% a 34,70 euro.
Il nuovo volto alla guida del gruppo è Duncan Minto, attuale Chief Financial Officer, scelto per traghettare l’azienda fino alla nomina del nuovo CEO. Minto, scozzese, con una lunga esperienza interna in Renault, ha assicurato che il processo di selezione è già in corso e che i tempi saranno brevi, probabilmente entro fine luglio. La scelta di un dirigente non candidato permanente è stata motivata dalla volontà di mantenere imparzialità e continuità operativa durante la transizione.
Renault: un semestre in chiaroscuro e i nuovi numeri del 2025
I numeri del primo semestre 2025 raccontano una realtà più complessa del previsto. Il fatturato si è attestato a 27,6 miliardi di euro, con una crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, il margine operativo ha raggiunto il 6%, ma è il dato sul free cash flow a destare maggiore preoccupazione: appena 47 milioni di euro, fortemente penalizzato da un capitale circolante negativo per circa 900 milioni di euro.
Le cause principali del peggioramento sono da ricondurre a un mese di giugno difficile, segnato da una flessione dei volumi di vendita, da una domanda retail in contrazione e da una debole performance nel segmento dei veicoli commerciali leggeri. A questo si è aggiunto un ritardo nella fatturazione a fine mese, che ha impattato negativamente sui flussi finanziari. Nonostante tutto, le scorte risultano sotto controllo, con un livello di inventario pari a 530.000 unità, in calo rispetto a marzo.
Strategia rivista: meno margine, più prudenza
Alla luce delle difficoltà, Renault ha deciso di abbassare le previsioni per l'intero esercizio 2025. Il margine operativo atteso è stato ridotto al 6,5%, rispetto al precedente target di almeno il 7%. Anche il free cash flow previsto è stato quasi dimezzato: ora è stimato a 1-1,5 miliardi di euro, a fronte di una previsione iniziale superiore ai 2 miliardi.
Il gruppo ha chiarito che, in un contesto caratterizzato da crescente pressione competitiva e da un mercato in rallentamento, l’attenzione sarà rivolta alla creazione di valore piuttosto che ai volumi. Verrà inoltre implementato un piano di contenimento dei costi che toccherà le funzioni di back office, la produzione e la R&S. L’utilizzo degli impianti resta elevato (circa il 90%), ma i dettagli della nuova strategia saranno presentati ufficialmente il 31 luglio, durante la pubblicazione dei risultati semestrali.
La fase che Renault sta attraversando è delicata: con la leadership temporanea di Minto e un piano industriale orientato alla sostenibilità finanziaria, il gruppo cerca di rafforzare le basi in vista di un rilancio nella seconda parte dell’anno.