La casa automobilistica francese Renault è stata scossa da una notizia inaspettata: l'Amministratore delegato Luca de Meo si è dimesso. In un comunicato stampa, in cui il presidente Jean-Dominique Senard ha espresso la sua gratitudine a de Meo per il lavoro svolto, il Consiglio di amministrazione ha fatto sapere che l'abbandono dell'azienda del Ceo avverrà a partire dal 15 luglio 2025. Quindi, fino ad allora, il manager italiano continuerà a guidare il gruppo francese.
L'uscita di De Meo è la seconda di alto livello in pochi mesi da una società nel settore dell'automotive, dopo quella del CEO di Stellantis
Carlos Tavares avvenuta a dicembre. Questi ricambi arrivano in un momento molto delicato per l'industria dell'auto in Europa, alle prese con i dazi commerciali del presidente degli Stati Uniti
Donald Trump e con l'insidia della concorrenza cinese. All'apertura delle contrattazioni di questo inizio settimana alla Borsa di Parigi, le
azioni Renault crollano di circa 6 punti percentuali.
Renault: cosa ha fatto de Meo per il gruppo
Luca de Meo ha fatto il suo ingresso in Renault nel 2020 per cercare di risollevare un gruppo automobilistico devastato da perdite record dopo il crollo delle vendite a causa della pandemia. Il top manager ha avviato una serie di tagli dei costi riducendo drasticamente il personale e la capacità produttiva dell'azienda. In questo modo, Renault si è ridimensionata, ma è diventata più agile. Nel contempo ha aumentato il numero dei motori ibridi ed è passata ai veicoli elettrici. A de Meo è attribuito anche il merito di aver rimodellato il rapporto ventennale con la giapponese Nissan, con una partecipazione incrociata in termini di diritti di voto del 15% tra le due case automobilistiche.
Durante la sua gestione, de Meo ha cercato di focalizzare l'attenzione sui mercati europei. Una mossa che ha protetto Renault dai subbugli generati dalla politica commerciale statunitense in merito ai dazi, che si sta rivelando fatale per rivali come BMW e Mercedes-Benz. Il produttore transalpino si è distinto lo scorso autunno per essere stata una delle poche case automobilistiche a non emettere un profit warning. Negli ultimi cinque anni l'azienda ha aumentato di circa del 90% la sua capitalizzazione in Borsa, a fronte del 38% di Volkswagen e del 15% di Stellantis.
Ecco cosa farà ora Luca de Meo
Renault ha scritto nel comunicato che de Meo avrà un ruolo al di fuori dell'industria automobilistica. Secondo alcune indiscrezioni rilasciate dal quotidiano francese Le Figaro, il 58enne milanese diventerà il nuovo Amministratore delegato di Kering. Il passaggio al timone avverrà a spese dell'attuale Ceo Francois-Henri Pinault, la cui famiglia ha il controllo dell'azienda.
Pinault guida da 20 anni il conglomerato del lusso, ma l'elevato indebitamento dell'azienda e la scarsa fiducia degli investitori nel risollevare il marchio Gucci - il più importante del gruppo - hanno spinto verso un cambiamento radicale. Ad ogni modo, Pinault rimarrebbe presidente di Kering. Negli ultimi due anni, il colosso del lusso ha perso oltre il 60% del suo valore di mercato, come effetto di una serie di profit warning e delle difficoltà di Gucci sul fronte delle vendite e dei guadagni.
Chi prenderà il posto di de Meo?
Ancora non si conosce il successore di de Meo al comando di Renault, ma nella nota del Consiglio di amministrazione si legge che l'organo esecutivo ha "avviato il processo di nomina di un nuovo Amministratore delegato sulla base del piano di successione già definito". A questo ha aggiunto che "i vertici aziendali hanno espresso fiducia nella qualità e nell’esperienza del team dirigenziale per proseguire e accelerare la strategia di trasformazione del gruppo Renault in questa nuova fase".