BioNTech acquisirà CureVac per circa 1,25 miliardi di dollari. L'accordo tra le due ex-rivali ai tempi del Covid per la produzione del vaccino sarà interamente in azioni. In pratica, gli azionisti di CureVac riceveranno per ogni titolo detenuto 5,46 dollari in azioni BioNTech.
Ciò implica un premio del 34% rispetto al prezzo dell'ultima chiusura delle azioni CureVac a Wall Street di 4,07 dollari. Una volta terminato l'accordo, gli azionisti della biotech domiciliata nei Paesi Bassi ma con sede a Tubinga, in Germania, saranno in possesso tra il 4% e il 6% di BioNTech.
Quest'ultima prevede il sostegno dell'accordo da parte di poco più della metà degli azionisti di CureVac, incluso il suo principale investitore Dietmar Hopp, il miliardario tedesco che ha co-fondato il gigante del software SAP.
La transazione è soggetta a limiti riguardo al numero di azioni scambiate se il prezzo delle azioni di BioNTech raggiungesse determinati livelli cinque giorni prima della chiusura dell'operazione. Si tratta del cosiddetto "meccanismo collar" che entrambi i consigli di amministrazione hanno approvato.
Nelle contrattazioni pre-market di Wall Street,
le azioni CureVac sono balzate di circa 30 punti percentuali, mentre il titolo BioNTech alla Borsa di Francoforte sta perdendo circa il 3,5%.
BioNTech-CureVac: cosa significa l'accordo
Tra le due società esiste una rivalità pluridecennale, culminata durante la pandemia quando le aziende farmaceutiche mondiali erano in corsa per produrre il vaccino contro il Coronavirus. BioNTech ha avuto successo, collaborando con il gigante statunitense Pfizer, mentre la sperimentazione di CureVac è fallita.
La combinazione tra le due società invece può essere preziosa sul fronte non delle malattie infettive ma di quelle cancerogene. CureVac infatti si è concentrata negli ultimi anni sulle immunoterapie contro il tumore, vendendo il business dei vaccini a GSK Plc lo scorso anno.
Anche BioNTech considera l'oncologia una delle aree chiave della sua operatività. I miliardi ottenuti dal Covid li ha investiti nel portafoglio oncologico e all'inizio di questo mese, la società ha concesso in licenza un farmaco antitumorale di nuova generazione a Bristol-Myers Squibb Co. incassando 11,1 miliardi di dollari.
"L'acquisizione riunirà capacità complementari per aumentare la capacità di BioNTech nel cancro", ha dichiarato l'amministratore delegato Ugur Sahin in un comunicato. Un concetto simile è stato espresso da Alexander Zehnder, Ceo di CureVac. "Per più di due decenni, entrambe le aziende hanno operato con ambizioni simili, spesso affrontando le sfide da angolazioni diverse.
Questa transazione mira a combinare capacità scientifiche complementari, tecnologie proprietarie ed expertise produttiva nel campo dell’mRNA sotto un unico tetto", ha dichiarato. L'accordo ha un grande significato anche per il governo tedesco, proprietario di una partecipazione del 13,3% in CureVac costruita durante la pandemia. Secondo i termini dell'affare, Berlino dovrebbe ottenere circa 163 milioni di dollari in azioni BioNTech dalla vendita della quota. Per questo, al riguardo, la sua visione sulla transazione è positiva.