La banca d'investimento giapponese Nomura Holdings ha raggiunto l'accordo per l'acquisto della gestione patrimoniale dell'istituto finanziario australiano Macquarie Group negli Stati Uniti e in Europa. L'affare di 1,8 miliardi di dollari sarà regolato interamente in contanti e dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno, una volta arrivate tutte le approvazioni normative.
Per l'esborso di denaro, Nomura non intende effettuare alcuna attività di finanziamento, stando alle parole dell'amministratore delegato Kentaro Okuda. Il top manager ha inoltre aggiunto che la transazione "dovrebbe essere duratura contro la volatilità del mercato" e l'accordo ha avuto un "processo di due diligence molto prudente".
Macquarie ha dichiarato che manterrà la sua attività di investimenti pubblici in Australia, dove continuerà a servire istituzioni, governi e singoli investitori. Le due società hanno anche concordato una collaborazione su "opportunità di prodotto e distribuzione".
Ciò avrà valore importante negli Stati Uniti, dove si trova circa il 90% degli asset dell'unità Macquarie e dove i clienti avranno ancora accesso alle capacità di investimento alternativo della banca australiana grazie alla partnership di distribuzione patrimoniale con Nomura. Quest'ultima si è impegnata a "fornire capitale di avviamento per una gamma di fondi alternativi su misura per i clienti patrimoniali statunitensi", hanno dichiarato le due società.
Nomura-Macquarie: cosa significa l'accordo sulla gestione patrimoniale
Per Nomura, quello con Macquarie è
il più grande accordo dal 2008, quando il broker giapponese aveva acquistato le attività della defunta banca americana
Lehman Brothers dalle ceneri della crisi. L'acquisizione dell'asset management di Macquarie consentirà a Nomura di portare a casa qualcosa come
180 miliardi di dollari di asset in azioni, reddito fisso e strategie multi-asset, ha detto la banca in un comunicato.
"Questa acquisizione sarà in linea con le nostre ambizioni di crescita e diversificazione globale per il 2030 di investire in attività stabili e ad alto margine", ha dichiarato il CEO Okuda. Dopo la transazione, gli asset in gestione presso la divisione investimenti di Nomura aumenteranno a circa 770 miliardi di dollari, ha detto la società.
Un terzo di questi verrà gestito per conto di clienti al di fuori del Giappone. "L'obiettivo principale è rendere più globale la divisione di gestione degli investimenti, che è stata più incentrata sul Giappone rispetto alla divisione wholesale di Nomura, aumentando al contempo le sue dimensioni", ha detto Michael Makdad, analista senior di Morningstar Inc.
Questa comunque non è la prima incursione all'estero della banca con sede a Tokyo. Oltre alla vicenda Lehman Brother, c'è da ricordare l'investimento in Archegos Capital Management, il cui crollo è costato a Nomura una perdita di quasi 3 miliardi di dollari. Nomura prevede che la sua attività di gestione degli investimenti otterrà il 60% delle sue entrate al di fuori del Giappone dopo l'accordo, rispetto al 34% della fine del 2024.
La combinazione con Macquarie inoltre fornirà a Nomura ben 700 milioni di dollari di commissioni di gestione nette e oltre 700 dipendenti. "L'aggiunta di questa attività al nostro gruppo ci darà una solida piattaforma nel mercato statunitense ad alta crescita, che ha il più grande pool di commissioni nel settore dell'asset management e del settore finanziario. Siamo fiduciosi che questo sarà un impulso significativo alla crescita futura del gruppo", ha dichiarato la banca nipponica.
Macquarie trae vantaggio dall'accordo nel senso che in questo modo può concentrarsi sui mercati privati globali assumendo un ruolo di "leader sui mercati istituzionali, assicurativi e patrimoniali", ha dichiarato nel comunicato. L'unità di asset management manterrà la sua attività di investimenti pubblici nel suo mercato nazionale. "La transazione riporta l'attenzione di Macquarie Asset Management sui suoi punti di forza competitivi: i mercati privati e il suo mercato domestico dell'Australia", hanno scritto in una nota gli analisti di Citigroup.