Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato un investimento da 400 milioni di dollari in azioni privilegiate di MP Materials, la società che possiede l’unica miniera di terre rare attiva sul suolo americano, situata a Mountain Pass, in California. In scia della notizia, le azioni MP Materials ieri sono volate di oltre il 50% a 45,23 dollari in Borsa mentre oggi segnano un +11% a 50,22 dollari. Vediamo i dettagli.
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Azioni MP Materials: il Pentagono diventa il principale azionista
I fondi in arrivo dal Pentagono serviranno a espandere la capacità di lavorazione delle terre rare e la produzione di magneti, componenti strategici per numerosi sistemi d’arma statunitensi, tra cui i caccia F-35, droni e sottomarini.
Attualmente, gli Stati Uniti dipendono in larga parte da fornitori esteri per queste risorse, con la Cina che rappresentava il 70% delle importazioni nel 2023. La mossa del Pentagono risponde alla volontà della presidenza Trump di rafforzare l'autosufficienza industriale americana nel settore delle materie prime critiche.
Il CEO di MP Materials, James Litinsky, ha chiarito che si tratta di una partnership pubblico-privata e non di una nazionalizzazione. “Restiamo una società pubblica indipendente, ma ora abbiamo un partner forte nel nostro maggiore azionista economico, il Dipartimento della Difesa,” ha detto Litinsky, aggiungendo che il modello di investimento potrebbe essere replicato con altre aziende del settore.
Il Pentagono acquisterà una nuova classe di azioni privilegiate convertibili in azioni ordinarie, insieme a un warrant con prezzo di conversione fissato a 30,03 dollari per dieci anni. Se esercitato, il Dipartimento della Difesa deterrà circa il 15% della società, superando sia Litinsky (8,61%) sia BlackRock Fund Advisors (8,27%).
I progetti di MP Materials
MP Materials costruirà un secondo impianto per la produzione di magneti, destinato sia al mercato della difesa sia a quello commerciale. La struttura, chiamata "10X", entrerà in funzione nel 2028 e porterà la capacità produttiva annuale dell’azienda a 10.000 tonnellate di magneti, quantitativo considerato sufficiente per soddisfare “in modo significativo” le esigenze statunitensi. Il Pentagono ha inoltre garantito l’acquisto del 100% dei magneti prodotti per un periodo di dieci anni.
A supporto dell’operazione, JP Morgan e Goldman Sachs forniranno un finanziamento da 1 miliardo di dollari. Inoltre, il Dipartimento della Difesa si impegnerà a pagare un prezzo minimo garantito di 110 dollari al chilogrammo per l’ossido di neodimio-praseodimio (NdPr), anche in caso di calo del prezzo di mercato. Se il prezzo supererà tale soglia, il governo statunitense riceverà il 30% dei guadagni in eccesso.
Infine, MP Materials riceverà un prestito da 150 milioni di dollari entro 30 giorni per potenziare la capacità di separazione delle terre rare presso il sito di Mountain Pass. “È un accordo molto vantaggioso per i contribuenti,” ha concluso Litinsky. “Il governo ha negoziato con durezza. I cittadini americani guadagneranno molto.”