Intel ha completato lo spin-off di RealSense, l'unità che si occupa di intelligenza artificiale e robotica. La nuova società è stata annunciata oggi e ha ottenuto un finanziamento da 50 milioni di dollari per espandere il business attraverso lo sviluppo di nuove linee di prodotto e il soddisfacimento della crescente domanda in tutto il mondo. Al round di serie A hanno partecipato investitori come MediaTek Innovation Fund, Intel Capital (braccio di venture capital del gigante dei chip) e altri nel ruolo di operatori strategici.
Nella neonata realtà, Nadav Orbach, che attualmente ricopre la carica di vicepresidente e direttore generale di Intel per l'incubazione e l'innovazione, assumerà il ruolo di Amministratore delegato.
"Vogliamo sviluppare - ha dichiarato Orbach - nuove linee di prodotti. Con la domanda in crescita, la cosa giusta per noi era raccogliere fondi esterni". Inoltre, il Ceo ha affermato che RealSense si concentrerà sull'introduzione di più strumenti di sicurezza nel settore e di una tecnologia facile all'uso per i suoi clienti. Dopo lo scorporo, Intel comunque manterrà una quota di minoranza nella società.
Intel: un passo importante verso la robotica
Intel è ancora in una fase di turnaround dopo un anno a dir poco turbolento, contrassegnato dal licenziamento dell'Amministratore delegato
Pat Gelsinger, sostituito da
Lip-Bu Tan, e dal taglio di circa 15 mila posti di lavoro. Ora, la società sta cercando di tenere il passo con la concorrenza nel campo dell'alta tecnologia che comprende l'intelligenza artificiale e la robotica. Lo spin-off di RealSense potrebbe essere un passaggio decisivo.
Precedentemente nota come Intel Perceptual Computing e creata oltre un decennio fa per elaborare la vision 3D, RealSense ha realizzato il primo prodotto nel 2015 e oggi trasferisce la sua tecnologia a produttori autonomi di robot. L'azienda utilizza telecamere, come la più recente D555, che dispongono di funzionalità AI (Artificial Intelligence) per consentire ai robot di comprendere rapidamente l'ambiente circostante.
Tali telecamere di profondità sono integrate nel 60% dei robot mobili autonomi e umanoidi a livello mondiale tipo quelli di Unitree Robotics, Eyesynth e ANYbotics. La società consta di una forza lavoro di circa 130 persone negli Stati Uniti, in Israele e in Cina.
Il settore della robotica è sotto i riflettori periodo e presenta grandi prospettive future. Per questo, le aziende di tutto il mondo stanno incrementando gli investimenti.
Secondo gli analisti di
Morgan Stanley, il mercato dei robot umanoidi raggiungerà un valore di 5.000 miliardi di dollari entro il 2050 proprio perché le imprese scommettono molto sulla tecnologia e sull'automazione nei loro processi produttivi. Un grande manager come il CEO di
Nvidia, Jensen Huang, ritiene che la robotica rappresenti la più grande opportunità per la propria azienda dopo l'intelligenza artificiale.