Numeri da record per le società di calcio: nella stagione 2022/23 i primi 20 club per ricavi (c.d. Money League) hanno incassato la cifra record di 10,5 miliardi di euro, +14% sia rispetto all’anno precedente che ai livelli pre-pandemia (9,2 miliardi nel 2021/22 e nel 2018/19). È quanto emerge dalla 27esima edizione della Football Money League, pubblicata dallo Sports Business Group di Deloitte.
A trainare la crescita sono stati i ricavi registrati dai club a livello commerciale e da matchday, saliti rispettivamente a 4,4 ed a 1,9 miliardi di euro. Per quanto riguarda i primi, i club della Money League hanno generato ricavi commerciali record, +16% rispetto all’anno precedente mentre i secondi hanno capitalizzato la fine dell’emergenza sanitaria. “Con la pandemia alle spalle -riporta lo studio- la voglia di vivere il calcio dal vivo negli stadi è ai massimi storici. Molti club stanno rispondendo concentrandosi sulla fornitura di un’esperienza migliorata per i tifosi, per alimentare un’ulteriore crescita”. Incremento più modesto per le entrate televisive (5%).
Fatturato medio club di calcio a 500 milioni di euro
Nel complesso, i club della Money League hanno registrato un fatturato medio di oltre 500 milioni di euro, con entrate commerciali e televisive che hanno contribuito con importi simili rispettivamente di 222 milioni di euro (42%) e 213 milioni di euro (40%), seguiti dai ricavi delle partite (93 milioni di euro, 18%).
Il fatturato del Real Madrid balza sopra quota 800 milioni di euro
La palma di club con il giro d’affari maggiore va al Real Madrid, che tolto lo scettro al Manchester City diventando la squadra di calcio con i maggiori ricavi nel 2022/23 (prima volta dal 2017/18). Il Real Madrid ha registrato ricavi record per 831 milioni di euro, con un incremento di 118 milioni di euro rispetto allo scorso anno. La crescita dei ricavi è in gran parte attribuibile alla forte performance delle vendite al dettaglio e alla maggiore presenza negli stadi.
Nonostante una stagione da protagonista, il Manchester City scende al secondo posto nella classifica 2024. Il club ha riportato i ricavi più alti di sempre per una stagione, 826 milioni di euro, guidati dalle campagne di successo della UEFA Champions League e della Premier League che hanno rafforzato sia i ricavi televisivi che quelli commerciali rispettivamente di 50 milioni di euro e 26 milioni di euro.
Il Paris Saint-Germain (802 milioni di euro) è entrato tra i primi tre per la prima volta nella storia della Money League, finendo davanti all'FC Barcelona (800 milioni di euro) per il secondo anno consecutivo. Per quanto riguarda le squadre italiane, la prima posizione è appannaggio della Juventus che, con oltre 432 milioni di fatturato, si colloca in undicesima posizione, seguono Milan e Inter con 385 e 378 milioni (13a e 14a).
Prospettive future
Per quanto riguarda il futuro, è probabile che le squadre inglesi manterranno, almeno nel breve e nel medio termine, la forte performance finanziaria: i nuovi accordi di trasmissione nazionale in vigore tra il 2025/26 e il 2028/29 vedranno un aumento medio annuo del 4% circa su base omogenea, nonostante le difficili condizioni di mercato. Nel caso della Serie A e della Ligue 1 le squadre non sono riuscire a assicurarsi offerte corrispondenti ai prezzi minimi richiesti nelle gare per i diritti nazionali.
Storicamente, la Money League è composta da club europei, ma nel breve termine potrebbe esserci una sfida all’egemonia, in particolare da parte di club negli Stati Uniti e in Brasile.
"Nelle prossime stagioni i club europei dovranno cercare di diversificare ulteriormente i ricavi per ottenere il controllo su una quota maggiore dei loro introiti totali", ha detto Timothy Bridge, partner dello Sports Business Group di Deloitte. Questa diversificazione, continua l’esperto, "permetterà ai club di proteggersi non solo dalla variabilità delle prestazioni sul campo, ma anche da condizioni macroeconomiche più difficili e da cambiamenti nel sistema calcistico”.