Le azioni americane hanno ancora spazio per crescere a Wall Street. A dirlo è Goldman Sachs. Secondo gli strategist della banca americana si tratta di un'eventualità da considerare sulla base di prospettive economiche che rimangono ottimistiche e di "una rotazione più significativa della liquidità verso asset rischiosi". Inoltre, il team guidato da Cecilia Mariotti ritiene che le azioni "ritardatarie", ossia che non hanno seguito il rally dell'ultimo anno e mezzo, potranno recuperare terreno tenendo alte le quotazioni alla Borsa americana.
Quest'ultima però è attualmente
molto concentrata nella sua tendenza rialzista, dal momento che il rally è guidato soprattutto dalle straordinarie performance delle
Magnifiche Sette (
Le Magnifiche Sette hanno corso troppo? È il momento delle GRANOLAS). Queste, che rappresentano il gruppo delle società a grande capitalizzazione dotate di una rilevante componente tecnologica (Alphabet, Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla), potrebbero continuare a guadagnare sull'aspettativa che la
Federal Reserve tagli i tassi di interesse nel corso dell'anno.
Tuttavia, un dietrofront delle Big Tech rischia di capovolgere l'andamento delle azioni. Un'ipotesi, questa, tutt'altro che remota, dal momento che proprio dalla Banca centrale americana arrivano con insistenza segnali che l'accomodamento monetario che tutti aspettano potrebbe sopraggiungere con un certo ritardo. Gli investitori stanno metabolizzando il messaggio e ora non si attendono più il primo taglio del costo del denaro a marzo o aprile, ma hanno rinviato l'appuntamento a giugno o addirittura a luglio.
Ad ogni modo, in genere la media degli strategist seguiti da Bloomberg non è eccessivamente ottimista, prevedendo che l'indice S&P 500 chiuderà il 2024 vicino ai 4.900 punti. Questo comporterebbe un calo di circa il 4% dall'ultima chiusura settimanale a 5.089 punti.
Wall Street: gli hedge fund vendono le azioni tech
Un segnale non molto confortante arriva dai dati sulle posizioni degli hedge fund forniti dall'unità prime-brokerage di Goldman Sachs. La scorsa settimana, i fondi hanno scaricato le azioni tecnologiche per quattro sessioni consecutive dopo la pubblicazione della trimestrale di Nvidia. Gli acquisti nei titoli tech erano proseguiti per sei settimane consecutive, ma ora si sono spostati in asset meno volatili come i beni di consumo di prima necessità, osserva la banca. Anche il mercato delle opzioni rileva alcuni dati verso cui è bene prestare l'attenzione, come "l'inclinazione delle put-call - indice di misura della paura degli investitori - spostata al ribasso", sottolineano gli analisti di Goldman.
Ma quanto c'è effettivamente da preoccuparsi? Secondo Peter Callahan, specialista in tecnologia, media e telecomunicazioni presso la banca, "vi è una certa tensione sulla sostenibilità dello slancio. Ora che tutte le grandi aziende tecnologiche hanno pubblicato i conti, l'attenzione dei prossimi giorni si sposterà sui dati economici e sui tempi dei tagli dei tassi di interesse".