Il free cash flow di ExxonMobil è più che raddoppiato nel terzo trimestre 2023 e la società ha annunciato un
incremento del dividendo. Il mercato è rimasto sorpreso, in quanto non si aspettava un risultato di questa portata. Si tratta di una mossa di grande importanza alla luce delle recente acquisizione di Pioneer Natural Resources per 60 miliardi di dollari (
Exxon Mobil: pronti 60 miliardi per l'acquisizione di Pioneer).
A guidare l'aumento del flusso di cassa sono stati i margini di raffinazione del petrolio negli Stati Uniti, che hanno raccolto i benefici della risalita dei prezzi del greggio. Dopo tre trimestri consecutivi di cali, la crescita della domanda estiva di benzina è stata decisiva per far aumentare i profitti.
A tutto questo si è aggiunta la notizia - comunicata dal Chief financial officer Kathy Mikells in un'intervista - del potenziale taglio di costi strutturali dell'azienda dopo il raggiungimento del suo obiettivo con tre mesi di anticipo. Negli ultimi quattro anni la società ha ridotto la forza lavoro di circa 13 mila unità, ossia il 17% del totale, risparmiando annualmente 9 miliardi di dollari. Questa cifra ha permesso di sostenere i ricchi dividendi sollevando polemiche tra le autorità americane. Exxon fornirà maggiori dettagli in merito in occasione della presentazione del piano aziendale a dicembre.
La reazione degli investitori finora è stata abbastanza fredda, con le
azioni XOM che nel pre-market di Wall Street viaggiano poco sopra la parità.
ExxonMobil: i numeri della trimestrale
Nel terzo trimestre ExxonMobil ha realizzato un fatturato di 90,76 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 112,07 miliardi dello stesso periodo del 2022. L'utile netto è risultato di 9,07 miliardi di dollari, in netta crescita rispetto ai 7,9 miliardi del secondo trimestre e in riduzione se paragonato ai 19,66 miliardi del terzo trimestre 2022. La società ha riferito come il risultato sia frutto di un prezzo del greggio più elevato e di un contesto caratterizzato da maggiori margini di raffinazione del settore. Tali fattori sono stati in parte compensati dall'indebolimento dei margini chimici, dagli impatti sfavorevoli del mark-to-market dei derivati e dagli effetti sulle tempistiche di negoziazione che si prevede si attenueranno nel tempo.
Grazie agli utili solidi e in crescita, l'azienda ha realizzato un flusso di cassa operativo di 16 miliardi di dollari e un free cash flow di 11,7 miliardi di dollari, in crescita rispettivamente di 6,6 e 6,7 miliardi di dollari rispetto al secondo trimestre. "Abbiamo realizzato un altro trimestre di forte performance operativa, utili e flussi di cassa, aggiungendo quasi 80.000 barili netti di petrolio equivalente al giorno per sostenere l'offerta globale", ha dichiarato Darren Woods, Presidente e Amministratore delegato di Exxon.
Dividendi e buyback
Le distribuzioni dei pagamenti agli azionisti del terzo trimestre sono ammontate a 8,1 miliardi di dollari: 3,7 miliardi di dollari per dividendi e 4,4 miliardi di dollari per buyback. I riacquisti da inizio anno sono risultati di 13,1 miliardi, in linea con il piano della società di riacquistare per l'intero anno 17,5 miliardi di dollari.
La grande liquidità generata in questo trimestre ha spinto la società a portare i dividendi a 0,95 dollari per azione, pagabili l'11 dicembre, aumentandoli del 4% e oltre la stima degli analisti di 0,94 dollari. La società ha alzato la cedola annuale per 41 anni consecutivi.