Il colosso petrolifero americano ConocoPhillips è in trattative avanzate per acquisire la rivale Marathon Oil, con sede a Houston, per poco più di 15 miliardi di dollari. Nella tarda serata di martedì l'accordo all-stock sembrava cosa fatta ma, secondo indiscrezioni, c'era ancora il rischio che un altro offerente potesse inserirsi nella trattativa e mandare all'aria il piano di acquisizione di ConocoPhillips.
Tutto ciò arriva in un contesto in cui
il settore petrolifero tende a consolidarsi, come ha dichiarato circa due mesi fa l'Amministratore delegato di Conoco,
Ryan Lance. "Il nostro settore ha bisogno di consolidarsi. Ci sono troppi players. La scala conta, la diversità è importante nel business", aveva detto in un'intervista.
Il deal tra ConocoPhillips e Marathon Oil, infatti, sarebbe in coda a una serie di grandi operazioni che negli ultimi otto mesi hanno interessato l'industria energetica del petrolio e del gas.
ExxonMobil e
Chevron sono le capolista. La prima ha concordato l'acquisizione di Pioneer Natural Resources per 60 miliardi di dollari (
Exxon Mobil: pronti 60 miliardi per l'acquisizione di Pioneer), con le autorità di regolamentazione statunitensi che hanno dato il via libera all'inizio di maggio. Chevron ha seguito con un'offerta di 53 miliardi di dollari per Hess (
Chevron risponde a Exxon: acquisita Hess per 53 miliardi di dollari), la cui assemblea degli azionisti ha approvato l'accordo ieri nel mezzo di una disputa tra Chevron ed ExxonMobil sulle attività della Guyana. Altre big oil come
Occidental Petroleum e
Diamondback Energy hanno seguito a ruota.
ConocoPhillips: quanto è importante l'acquisizione di Marathon Oil
La partita per Marathon Oil si gioca su diversi tavoli da diverso tempo. A voler mettere le mani sulla compagnia del Texas è stato Devon Energy, che a ottobre aveva tenuto colloqui preliminari. ConocoPhillips non ha mollato la presa, anche perché reduce da una sconfitta contro Diamondback a febbraio scorso per portare a casa Endeavor Energy Resources, una delle prede più ambite nel bacino del Permiano. Nell'occasione, Diamondback è riuscita a spuntarla con un'offerta da 26 miliardi di dollari che ha spiazzato Conoco.
Ma perché è così importante Marathon Oil? L'azienda, nata nel 1887, possiede alcuni giacimenti preziosi, come quello di Bakken nel North Dakota, dell'Oklahoma, del Texas e del Permiano. Tra l'altro, detiene un'attività integrata nel settore del gas in Guinea Equatoriale. Con Marathon, Conoco farebbe la più grande acquisizione dal 2020 quando, cogliendo la palla al balzo dalla crisi generata dalla pandemia, si è accaparrata la compagnia texana Concho Resources per 10 miliardi di dollari.