Nonostante non sia la prima volta che si sente parlare di un ritorno del nucleare, questa volta, rilevano gli analisti di Morgan Stanley, potrebbe essere quella buona. Nell’ultimo G7 di Torino, nucleare è stata una delle parole più ricorrenti. Vari Paesi, rileva Morgan Stanley, hanno messo in stand-by i progetti di chiusura degli impianti sostituendoli con piani per prolungarne la vita.
Secondo le indicazioni in arrivo dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, l’energia prodotta da questa fonte nel 2025 farà registrare un nuovo massimo storico. L’IEA stima che, grazie ai nuovi reattori in Cina e India, l’energia prodotta dalle nucleari segnerà un +3% sia quest'anno che il prossimo, raggiungendo i 2.915TWh e, di conseguenza, superando il precedente picco di 2.809TWh messo a segno nel 2021. Ed il trend sembrerebbe destinato a proseguire (+1,5% nel 2026).
Questa crescita è legata sia alla necessità, rileva l’Agenzia, di ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili e sia alla crescente richiesta di energia in arrivo da due colossi del calibro di Cina e India, alla progressiva elettrificazione dei trasporti e alla domanda in arrivo dai data center che devono alimentare le applicazioni legate all’intelligenza artificiale.
Energia Nucleare: le azioni consigliate da Morgan Stanley
Per cavalcare questa tendenza, Morgan Stanley a Wall Street consiglia di acquistare le azioni Curtiss-Wright, società che fornisce prodotti, soluzioni e servizi ingegneristici ai mercati dell'aerospazio, della difesa, dell'industria in generale e della produzione di energia. Per quanto riguarda quest’ultima divisione, Curtiss-Wright è fornitore di elementi fondamentali per la costruzione di centrali nucleari e, in particolare, la società di Davidson, in North Carolina, realizza una pompa di raffreddamento del reattore cruciale per le centrali nucleari AP1000 di terza generazione di Westinghouse.
Recentemente la banca d'investimento ha alzato il target assegnato alle azioni Curtiss-Wright di 46 dollari portandolo a 330 dollari, quasi 18 punti percentuali in più rispetto all’ultima chiusura del titolo. L’incremento del prezzo obiettivo, spiega un team di Morgan Stanley guidato da Kristine Liwag, è riconducibile sia al recente rally del titolo (+26% da inizio anno, +77% rispetto a 12 mesi fa) e sia “al lavoro, attraente e meticoloso, fatto dalla società nell’interpretare il tema del Rinascimento nucleare”. Ricavato da 6 analisti, il consenso Bloomberg sul titolo prevede 5 raccomandazioni di acquisto (o equivalenti) ed 1 “hold” con un prezzo obiettivo di 306 dollari, +9% rispetto ai livelli attuali.
La piattaforma Forecaster.biz attribuisce a Curtiss-Wright un punteggio Altman Z-score (un parametro utilizzato per valutare la salute finanziaria di un'azienda, uno Z-score maggiore di 2,99 è considerato sinonimo di solidità) di 4,79 ed un Piotroski Score (l’indicatore sviluppato da Joseph Piotroski che tramite un punteggio da 0 a 9 valuta la salute finanziaria delle aziende) al livello massimo di 9 punti (Battere il mercato con il Piotroski Score). Buone nuove arrivano anche dal Beneish M-Score (Beneish M-Score: cos'è, a cosa serve e come si calcola) che, a -2,53, segnala un basso rischio di manipolazione dei dati.
Morgan Stanley: Curtiss-Wright è pronta a cogliere le opportunità del Rinascimento nucleare
Dopo che l’invasione Russa dell’Ucraina ha fatto emergere la necessità per il Vecchio continente di diversificare le forniture energetiche, Curtiss-Wright stima che in Europa nel giro di un decennio potrebbero vedere la luce 20-25 nuove centrali nucleari di terza generazione.
Lo scenario base delineato da Morgan Stanley prevede che Westinghouse si aggiudichi il 50% dei contratti per costruire gli AP1000: in questo caso Curtiss-Wright potrebbe registrare 1,5 miliardi di dollari di entrate per le sue pompe di raffreddamento del reattore su un orizzonte di cinque anni. "Le future vendite dell'AP1000 rimangono un'entusiasmante fonte di potenziale rialzo per CW", riporta lo studio.
Ma non solo nuovi impianti: nel medio periodo Curtiss-Wight dovrebbe beneficiare anche del processo di ammodernamento delle attuali centrali. L’azienda fornisce tutti i 94 reattori negli Stati Uniti e tutti i 19 in Canada, nonché gli impianti in Corea del Sud.