Le azioni di Contemporary Amperex Technology Co. (CATL) sono affondate oggi alla Borsa di Shenzen perdendo il 5,46% a 207,30 yuan. A spingere in basso le quotazioni del gigante delle batterie per auto elettriche è stato il downgrade di Morgan Stanley, che ha ridotto la sua raccomandazione a "underweight" citando le tensioni geopolitiche tra USA e Cina.
La decisione della banca americana è riconducibile al fatto che l'
Inflation Reduction Act statunitense renderà più difficile
l'esportazione dalla Cina agli Stati Uniti delle batterie, dal momento che la legge dell'amministrazione Biden prevede benefici fiscali per i materiali acquistati e assemblati in territorio americano. "I potenziali rischi geopolitici e per la sicurezza nazionale possono portare a ritardi nei piani di espansione globale dei produttori di batterie cinesi rispetto all'accelerazione dell'espansione dei produttori di batterie coreani", hanno scritto gli analisti in una nota oggi.
Morgan Stanley all'inizio dell'anno aveva alzato il rating a "neutral" ponendosi come obiettivo di prezzo 213,89 yuan. Ora il target è stato ridotto a 180 yuan, il più basso tra gli analisti, che in media stimano le azioni CATL a 325,51 yuan.
CATL: altri due elementi negativi
Le azioni del fornitore di Tesla sono diminuite per il terzo giorno consecutivo, perdendo oltre il 9% complessivamente. Nello stesso periodo la Borsa di Shangai è arretrata di circa l'1%. Non sono solo le tensioni geopolitiche a mettere sotto pressione il colosso con sede a Ninde. Tra i fattori negativi, Morgan Stanley elenca anche la guerra dei prezzi e le strozzature alle catene di approvvigionamento.
Nel primo caso, si sta intensificando la concorrenza da parte di produttori minori che adottano strategie commerciali più aggressive per guadagnare quote di mercato. In tale direzione, un segnale negativo arriva dal fatto che alcuni produttori nazionali si stanno rivolgendo sempre più ai nuovi fornitori di batterie per risparmiare sui costi. Questo "mostra anche un rischio per il dominio di CATL", hanno scritto gli analisti.
Eppure era stata proprio CATL qualche mese fa ad avviare una politica commerciale che poneva le basi per una guerra dei prezzi per le batterie simile a quella scatenata da Tesla per le auto elettriche. La compagnia cinese infatti avrebbe proposto a diversi costruttori cinesi sconti e clausole molto vantaggiose sui prezzi di listino. Ad esempio, ad alcune case automobilistiche, tra cui la Nio e la Zeekr della Geely, CATL avrebbe offerto grossi sconti in cambio di un rapporto di fornitura quasi in esclusiva.
Quanto agli approvvigionamenti, secondo Morgan Stanley, la catena di forniture globale delle batterie è meno sicura rispetto a quella dei combustibili fossili per effetto del fatto che la Cina domina il mercato con una quota che va dal 50% al 75%. Ciò significa che "l'Occidente dovrà diventare più autosufficiente nella fornitura di batterie EV a causa del potenziale distacco dalla catena di approvvigionamento cinese", hanno affermato gli esperti dell'istituto finanziario.