Broadcom ha finalmente rivelato l’identità del cliente che, lo scorso settembre, aveva effettuato un ordine record da 10 miliardi di dollari per chip personalizzati: si tratta di Anthropic, una delle principali realtà di intelligenza artificiale al mondo.
L’annuncio è arrivato durante la conference call sui risultati del quarto trimestre, in cui il CEO Hock Tan ha confermato che l’azienda fornirà alla società fondata dagli ex ricercatori di OpenAI interi rack di TPU Ironwood, l’ultima generazione dei processori sviluppati da Google (TPU di Alphabet: cosa sono e come funzionano).
Tan ha inoltre dichiarato che Anthropic ha effettuato un ulteriore ordine da 11 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, portando il totale degli impegni di acquisto a oltre 21 miliardi. Si tratta di una delle più grandi commesse mai registrate da Broadcom nel segmento dei chip AI personalizzati, noti come XPU, con Anthropic che diventa il quarto cliente di questa categoria in rapida espansione.
Il colosso dei semiconduttori ha anche annunciato di aver acquisito un quinto cliente XPU, con un ordine da 1 miliardo di dollari nel trimestre, senza però rivelarne l’identità.
La strategia multi-cloud e multi-chip di Anthropic
L'accordo tra Anthropic e Broadcom rafforza ulteriormente il legame tra la startup e Google. A ottobre, infatti, le due aziende hanno annunciato una partnership cloud di portata decennale, dal valore complessivo di decine di miliardi di dollari. La collaborazione garantirà ad Anthropic accesso fino a 1 milione di Google TPU e oltre un gigawatt di nuova capacità computazionale entro il 2026.
Anthropic adotta una strategia multi-cloud e multi-chip, distribuendo i propri carichi di lavoro su piattaforme differenti: TPU di Google, chip Trainium di Amazon e GPU Nvidia. Questo approccio consente al laboratorio di ottimizzare costi e prestazioni a seconda delle necessità di addestramento, inferenza o ricerca.
Per Google, l’impegno di Anthropic rappresenta un’importante validazione della performance e dell’efficienza delle sue TPU, considerate dagli analisti la più credibile alternativa alle GPU Nvidia, oggi dominanti nel mercato dell’AI.
Broadcom: i risultati del quarto trimestre fiscale
Per quanto riguarda i risultati relativi al quarto trimestre fiscale, Broadcom ha pubblicato conti superiori alle attese, sostenuti dalla domanda crescente di soluzioni legate all’intelligenza artificiale. Nel quarto trimestre l’utile per azione rettificato ha raggiunto 1,95 dollari contro una stima di 1,86 dollari, mentre i ricavi si sono attestati a 18,02 miliardi rispetto ai 17,49 miliardi previsti. L’utile netto è quasi raddoppiato, salendo del 97% a 8,51 miliardi (Trimestrale Broadcom batte le stime ma azioni crollano: vediamo perché).
La società ha inoltre diffuso una guidance particolarmente solida: per il primo trimestre fiscale prevede ricavi di circa 19,1 miliardi, ben sopra le stime di mercato e pari a una crescita annua del 28%. L’accelerazione è trainata dalle vendite di chip per l’AI, attese raddoppiare a 8,2 miliardi nel trimestre in corso, grazie sia alle soluzioni custom sia ai semiconduttori per il networking AI.
Il segmento Semiconductor Solutions ha generato 11,07 miliardi di dollari, in crescita del 22% e sopra le attese, mentre l’area Infrastructure Software ha raggiunto 6,94 miliardi, in aumento del 26% grazie al contributo di VMware. Broadcom ha inoltre annunciato un aumento del dividendo trimestrale a 0,65 dollari per azione.