Nel corso del secondo trimestre del 2024 i pagamenti dei dividendi azionari sono cresciuti del 5,8% su base nominale, raggiungendo il record storico di 606,1 miliardi di dollari. È quanto emerge dall'ultimo Janus Henderson Global Dividend Index, lo studio sull'andamento dei dividendi globali condotto dal gruppo di gestione patrimoniale globale britannico-americano. La crescita sottostante è stata dell'8,2%, se si tiene conto del freno causato dai tassi di cambio, in particolare dalla debolezza dello yen giapponese.
"Avevamo aspettative ottimistiche per il secondo trimestre e il quadro è stato ancora più brillante di quanto previsto grazie alla forza di Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone”, ha detto Jane Shoemake, Client Portfolio Manager del Global Equity Income team di Janus Henderson.
Dividendi azionari: in Europa spicca il segno meno in Germania
Se da un lato lo studio di Janus Henderson ha evidenziato come l'inizio del pagamento dei dividendi da parte di grandi società statunitensi, tra cui Meta e Alphabet, abbia incrementato il tasso di crescita globale del secondo trimestre di 1,1 punti percentuali, dall’altro rileva che il quadro è di una crescita su larga scala: “a livello globale - riporta la nota di Janus Henderson - il 92% delle società ha aumentato i dividendi o li ha mantenuti invariati” e ”un terzo dei settori ha registrato una crescita sottostante a due cifre e solo tre settori hanno visto diminuire i dividendi”.
A livello di singoli settori spicca quello bancario, che da solo rappresenta “un terzo dell'aumento sottostante rispetto all'anno precedente”. Le banche europee sono state le principali artefici, ma la tendenza è evidente a livello globale.
In Europa è stato registrato un nuovo massimo storico con dividendi a 204,6 miliardi di dollari, +7,7% rispetto all'anno precedente. “Francia, Italia, Svizzera e Spagna hanno registrato dividendi record” e “più della metà della crescita dei dividendi europei proviene dal settore bancario, che ha beneficiato dell'aumento dei tassi d'interesse”. In linea con l’andamento dei fondamentali economici, la Germania ha registrato un abbassamento dei dividendi dell'1,2% rispetto all'anno precedente, un dato impattato soprattutto da un forte taglio da parte di Bayer.
Cedole in aumento e banche in primo piano nel nostro Paese: “in Italia – spiega Federico Pons, Country Head per l’Italia di Janus Henderson Investors – la distribuzione dei dividendi ha toccato livelli record: 17,2 miliardi di dollari (16,0 miliardi di euro) segnando un aumento del 26,4% su base sottostante. Tutte le società italiane del nostro indice hanno aumentato i dividendi rispetto all'anno precedente, ma sono le banche ad aver dato il contributo di gran lunga maggiore alla crescita, rappresentando due terzi dell'aumento rispetto al secondo trimestre del 2023”.
Sull’altra sponda dell’Atlantico i pagamenti sono aumentati dell'8,6%, due quinti di questa crescita sono dovuti al primo dividendo di Meta e Alphabet, mentre nel caso del Giappone “i dividendi sono aumentati di un settimo su base sottostante, raggiungendo un nuovo record in yen, ma la debolezza del tasso di cambio ha impedito al secondo trimestre di superare i precedenti massimi in dollari”.
L’outlook
Sull’intero anno, Janus Henderson ha aggiornato le sue previsioni: nel 2024 le società di distribuiranno la cifra record di 1,74 trilioni di dollari, con un aumento del 6,4% rispetto al 2023 su base sottostante (dal +5% previsto nel report relativo al primo trimestre) ed equivalente a un aumento nominale del 4,7% (dal +3,9%).