Sono 21 le società che nei prossimi sei mesi seguiranno un percorso di training in vista dell’IPO a Piazza Affari. Particolarmente variegate sia dal punto di vista sia settoriale che dimensionale, si tratta di realtà che sono state selezionate da Euronext, la società di cui fa parte anche Borsa Italiana, per partecipare al programma IPOready.
IPO a Piazza Affari: cos’è IPOready
Arrivato alla nona edizione, IPOready è il programma destinato alle aziende europee in rapida crescita che intendono quotarsi sui mercati Euronext nei prossimi anni. Tramite questo piano ai manager vengono forniti gli strumenti e le informazioni di cui hanno bisogno per gestire al meglio il processo di quotazione in Borsa.
L’edizione 2024 di IPOready segna numeri da record: con oltre 160 aziende provenienti da 15 Paesi europei. Dal punto di vista settoriale, la maggior parte delle aziende fanno parte del settore tecnologico, con il 46% appartenenti al settore technology media and telecom (TMT), il 16% di cleantech e il 16% di healthtech.
In media le aziende partecipanti fatturano 132 milioni di euro ed impiegano 423 dipendenti.
Le società che si preparano per l’IPO a Piazza Affari
Tra i nomi in lizza per una quotazione in Borsa c’è Acciaierie Venete, un colosso con quasi 1.400 dipendenti che nel 2023 dovrebbe aver registrato un fatturato di 1,3 miliardi di euro.
Particolarmente conosciuta al grande pubblico, Parmacotto punta a ricavi per 200 milioni nel 2025 e, stando ai ben informati, avrebbe intenzione di mettere sul mercato il 45% del capitale per partire alla conquista del mercato americano. Del settore agroalimentare fanno parte anche Morato, gruppo attivo nella pianificazione industriale, il birrificio piemontese Baladin e la veneta Centro Carni Company.
Tra le società che si preparano a sbarcare in Borsa a Milano tramite IPO c’è anche HNH Hospitality, gruppo alberghiero veneto che nel 2022 ha visto il giro d’affari attestarsi a 71 milioni con un’ultima riga di conto economico positiva per 2,9 milioni.
In arrivo anche l’IPO di Dentalpro, acquisita nel 2017 dal fondo di private equity Bc Partners, di Energy Dome, startup attiva nello stoccaggio di energia rinnovabile, di Daze Technology, che ha ideato un sistema che ricarica le auto elettriche senza bisogno di colonnine, e di Green Investment, attiva nelle rinnovabili e nella mobilità sostenibile.
Tra le società del settore finanziario, e nello specifico prestiti e cessione del quinto, troviamo Santamaria mentre tra le realtà hi-tech ci sono ADT, che si occupa di consulenza per il cloud, Entando, una piattaforma che permette agli utenti di creare applicazioni personalizzate, hlpy, l’Uber dell’assistenza stradale, e Checkmoov, che con l'app Fitprime che permette di prenotare palestre e centri fitness.
A completare il quadro ci pensano Angelantoni, leader nella progettazione e produzione di una vasta gamma di camere per prove ambientali simulate, Imaco, azienda di costruzioni generali, Lanzi, che sviluppa soluzioni per la sicurezza dei lavoratori, Taumat, specializzata in componentistica per la meccanica di precisione, la multiutility Alia Servizi Ambientali ed Hygge Healthcare, attiva nel settore dei prodotti per la salute e il benessere fisico.