Il crollo del 65% su base annua dell'utile netto trimestrale di Chevron non ha impedito al gigante energetico statunitense di remunerare gli azionisti. Quest'anno
il dividendo aumenterà dell'8% a partire dal mese di marzo. Una mossa, questa, che gli investitori hanno apprezzato, poiché le
azioni Chevron nel pre-market di Wall Street sono salite fino a quasi due punti percentuali prima di ritracciare.
I profitti di Chevron sono stati appesantiti da importanti oneri di svalutazione una tantum, risultando tuttavia maggiori delle aspettative degli analisti dopo le rettifiche. "Nel 2023, abbiamo restituito più liquidità agli azionisti e prodotto più petrolio e gas naturale di quanto ne abbiamo ottenuti in qualsiasi anno nella storia dell’azienda", ha affermato Mike Wirth, Presidente e Amministratore delegato di Chevron. "Abbiamo anche rafforzato il nostro portafoglio con acquisizioni di energia tradizionale e nuova per contribuire a soddisfare gli obiettivi e la crescente domanda di energia conveniente, affidabile e sempre più pulita", ha concluso.
Chevron: la trimestrale nel dettaglio
Nel quarto trimestre 2023, Chevron ha realizzato ricavi complessivi per 47,18 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 56,47 miliardi dello stesso periodo del 2022 e al di sotto dei 51,62 miliardi di dollari stimati dal consensus. Il rallentamento del fatturato è da imputare soprattutto alla riduzione dei prezzi del greggio nel 2023, con il West Texas Intermediate e il Brent scivolati di oltre 10 punti percentuali anno su anno. Le quotazioni di petrolio più basse sono il risultato specialmente della debolezza dell'economia cinese che ha limitato la domanda e dell'aumento dell'offerta statunitense a livelli record.
Chevron ha prodotto 3,1 milioni di barili al giorno lo scorso anno, massimo di sempre. A guidare la crescita della capacità produttiva sono state le spese in conto capitale, balzate nel quarto trimestre - grazie alle acquisizioni - del 16% a 4,4 miliardi di dollari.
L'utile netto è risultato di 2,26 miliardi di dollari, in netta discesa in confronto ai 6,35 miliardi di dollari del trimestre di dicembre dello scorso anno. L'utile per azione si è attestato a 1,22 dollari nel Q4 2023, al cospetto dei 3,33 dollari dello stesso trimestre 2022. Il crollo dei profitti si spiega con oneri di svalutazione per 1,8 miliardi di dollari delle attività petrolifere e del gas in USA e con una perdita di 1,9 miliardi di dollari legata allo smantellamento delle attività nel Golfo del Messico. Se si esula da queste poste passive, l'utile per azione risulta di 3,45 dollari, superiore alle stime di 3,21 dollari.
Dividendi e buyback
La major petrolifera di San Ramon, California, ha restituito agli azionisti complessivamente 23,6 miliardi di dollari, di cui: 11,3 miliardi di dollari di dividendi e 14,9 miliardi di dollari di buyback.
Il consiglio di amministrazione di Chevron ha approvato un aumento dell'8% del dividendo trimestrale a 1,63 dollari, pagabile a partire da marzo. Questo, nonostante il profitto annuo sia precipitato di circa il 40% a 21,37 miliardi di dollari nel 2023 rispetto ai 35,47 miliardi di dollari del 2022. La cedola avrà un rendimento trimestrale dell'1,10% rispetto all'ultimo prezzo di chiusura delle azioni Chevron battuto a Wall Street di 147,89 dollari.