Tra le vittime dello
scoppio della bolla dot-com di inizio millennio c'è
Lucent Technologies, società scomparsa nel 2006 dopo una fusione con Alcatel. L'azienda con sede a Murray Hill, nel New Jersey, produceva apparati per le telecomunicazioni. Costituita il 30 settembre del 1996, Lucent Technologies crebbe rapidamente, con le quotazioni al Nasdaq che raggiunsero livelli stratosferici. Nel picco della bolla, all'inizio del 2000, le azioni dell'azienda di telecomunicazioni arrivarono a quota
74,93 dollari, per una capitalizzazione societaria di 256 miliardi di dollari.
Le dot-com erano società legate alla tecnologia, in particolare a Internet. Nella seconda metà degli anni '90 vissero un periodo di schizofrenia generale visto che gli operatori acquistavano tutto ciò che avesse a che fare con il settore indipendentemente dai fondamentali delle aziende. La corsa folle portò a valutazioni del Nasdaq totalmente astruse rispetto alla capacità delle società di produrre utili. Anzi, si può dire che gran parte delle aziende non era redditizia e non aveva prospettive di business di rilievo.
Cosa successe a inizio anni 2000
A inizio del 2000 successe qualcosa che riportò tutti quanti sulla terra.
La Federal Reserve iniziò il ciclo degli aumenti dei tassi di interesse. La mossa fu deleteria per le aziende tecnologiche, i cui investimenti nella crescita erano finanziati dai prestiti di terzi. In pratica, i tassi più alti misero in moto il meccanismo di crescita dei rendimenti e quindi dei costi di finanziamento per le società tech. A rendere ancora più pesante la situazione vi era il fatto che molte di esse non producevano guadagni, e quindi
le perdite incrementavano ulteriormente.
Tuttavia, il contatto con la realtà gli investitori lo videro quando una serie di trimestrali svelarono la drammatica situazione. Molte entità erano quasi dei gusci vuoti, denotanti una totale mancanza di attinenza con le quotazioni in Borsa. La reazione del mercato fu a dir poco furiosa e le vendite portarono il Nasdaq Composite a perdere circa l'80% del suo valore dai massimi della bolla.
Il disastro fu tale che la Borsa ad alto contenuto tecnologico impiegò due decenni per recuperare i top di quel periodo. Lucent Technologies sprofondò come tutte le altre società, con le quotazioni che nel biennio successivo precipitarono a un minimo di 1,36 dollari, registrando una perdita del 98,3% dai massimi.
Lucent Technologies: gli anni successivi
L'azienda americana visse anni davvero difficili dopo lo scoppio della bolla. Nel 2001 provò a combinarsi con la diretta concorrente, Alcatel. Tuttavia, le discussioni non portarono a nulla e Lucent fu costretta a vendere pezzi delle sue attività e a ridimensionare il personale.
Basti pensare che durante la bolla speculativa contava su circa 165 mila dipendenti; negli anni successivi la forza lavoro si ridusse a circa 30 mila unità. Nel 2006 si riparlò nuovamente della fusione con Alcatel e stavolta i colloqui portarono a un lieto epilogo. Il 1° dicembre 2006 nacque la società combinata e Lucent Technologies abbandonò per sempre le scene.