Bitcoin ha ripreso a salire riportandosi nei dintorni di quota 30.000 dollari, dopo che le vendite degli ultimi giorni lo avevano fatto precipitare fino a 27.000 dollari. Alcuni cominciavano a temere di una nuova fase ribassista, a seguito dell'illusorio trend che aveva fatto nuovamente gridare ai massimi storici da raggiungere nell'arco di qualche mese. In realtà, in questa fase sembra che
regni un'incertezza di fondo. I mercati azionari non hanno una direzione ben precisa, chiusi nella morsa di una
Federal Reserve che ancora non si sa se allenterà veramente la sua politica monetaria e una crisi bancaria di cui si ignorano gli sviluppi futuri.
Proprio il riaffiorare delle paure di contagio a livello sistemico dopo
l'affondo in Borsa di First Republic Bank ha probabilmente spostato denaro verso Bitcoin. La banca statunitense, sofferente da diverso tempo, è ormai sull'orlo del collasso. L'ultima trimestrale ha riportato un deflusso dei depositi per 100 miliardi di dollari e ora si sta cercando una soluzione per evitare che un altro istituto di credito si aggiunga alla pattuglia di quelli finiti in bancarotta nel mese di marzo.
Le tensioni in Borsa hanno rivalutato Bitcoin come alternativa di investimento rifugio, sebbene questa parola sia rimasta sconosciuta per tutto il 2022 allorché la criptovaluta assorbiva tutte le tensioni sui mercati azionari. In realtà, ancora c'è una certa correlazione positiva tra Bitcoin e azioni, ma in questo caso entrano in gioco le banche. In altri termini, a lungo si è discusso di come il denaro depositato nel circuito della blockchain fosse più sicuro rispetto a quello parcheggiato presso le banche, in quanto non esposto ai fallimenti degli istituti di credito. In realtà la storia recente ha dimostrato il contrario, per via di truffe, frodi, manipolazioni e furti di password che hanno riguardato gli exchange di criptovalute. Tuttavia, si è mantenuta questa contrapposizione tra i due circuiti e l'andamento negativo dell'uno finisce per influenzare positivamente quello dell'altro.
Bitcoin: ecco cosa potrà succedere ora
Arrivati a questo punto, ci sono sicuramente alcuni elementi che fanno pensare a una continuazione del rally di Bitcoin, non ultimo
il fattore halving, che si terrà l'anno prossimo. Il dimezzamento delle nuove estrazioni di token si verifica ogni 4 anni e già da un anno prima solitamente le quotazioni di Bitcoin cominciano a salire, con il rally che può durare anche fino a un anno e mezzo dopo l'evento. Questo però riguarda considerazioni di medio-lungo periodo.
Nel breve, altri fattori saranno decisivi, come quello relativo ai dati sull'inflazione core degli Stati Uniti di venerdì. Perché è importante questo dato? Le spese per i consumi personali core rappresentano il parametro principale per la Fed nelle decisioni sui tassi d'interesse. Se non vi sono segnali di raffreddamento del carovita in questa direzione, difficilmente la Banca centrale statunitense taglierà il costo del denaro entro la fine di quest'anno. Qualora invece ciò avvenisse e il mercato alzasse le aspettative di una Fed più accomodante, gli investitori potrebbero rituffarsi nelle attività a rischio e Bitcoin ne trarrebbe giovamento.
"Bitcoin potrebbe continuare il rally di martedì a breve termine, ma è troppo presto per dire che ha toccato il fondo. La sua vecchia resistenza intorno a 28.800- 29.000 dollari potrebbe essere un tetto difficile da rompere fino all'annuncio di venerdì del PCE negli Stati Uniti", ha affermato in una nota di ricerca Yuya Hasegawa, analista di Bitbank.