A Wall Street è tornata la paura. Gli indici americani ieri hanno fatto registrare forti perdite a causa dei rinnovati timori di una crisi bancaria: First Republic Bank è naufragata in Borsa, perdendo il 49,38%, a seguito di una trimestrale che ha evidenziato una fuga incredibile di depositi (100 miliardi di dollari).
Nonostante la banca californiana abbia ricevuto un afflusso di 30 miliardi di dollari da parte di 11 grandi istituti finanziari per evitare il collasso (
First Republic Bank: le grandi banche USA depositano $ 30 miliardi),
quest'anno la capitalizzazione di First Republic Bank è scesa di circa il 93%. I risultati trimestrali e la reazione furiosa degli investitori in Borsa hanno allarmato le istituzioni americane, con la Casa Bianca, il Tesoro e la
Federal Reserve in azione per cercare una soluzione definitiva.
First Republic Bank: 4 possibili soluzioni alla crisi
Le opzioni sul tavolo sono diverse.
- Una è quella di effettuare un salvataggio proprio da parte di quelle banche che avevano depositato 30 miliardi di dollari per garantire liquidità e arrestare il deflusso dei depositi.
- Un'altra soluzione potrebbe essere la presa del controllo da parte della Federal Deposit Insurance Corporation per assicurare tutti i depositi, anche quelli oltre la soglia di 250 mila dollari, con la garanzia del governo USA.
- In terzo luogo si potrebbe creare una bad bank, con il trasferimento di alcune attività tossiche.
- Infine, è stata avanzata l'ipotesi della cessione di alcuni asset della banca fino a 100 miliardi di dollari.
In merito a quest'ultima opzione, bisogna dire che First Republic da settimane è alla ricerca di potenziali acquirenti per alcuni pezzi della sua attività, ma non ha trovato grande riscontro. Molti sono preoccupati per l'assunzione di rischi elevati, viste le condizioni finanziarie dell'istituto. Secondo alcune indiscrezioni, First Republic avrebbe offerto azioni privilegiate e warrant per la vendita di attività. Diverse società di private equity si sono mostrate interessate, ma vi è anche la cautela del governo, preoccupato di una svendita degli asset dopo le grandi turbolenze di questi mesi.
Le opinioni degli analisti
Gli analisti sono abbastanza scettici circa il ventaglio di soluzioni messe in campo per risolvere la crisi di First Republic Bank. Christopher Wolfe, capo delle banche nordamericane di Fitch Ratings, ha detto che se qualcuno dovesse acquisire la banca, "alla luce del ciclo dei tassi, ci saranno grandi svalutazioni di asset che dovranno essere adottate". A suo giudizio, le opzioni sono molto impegnative e probabilmente molto costose, in particolare per gli azionisti. "Chi sosterrà il costo?", si chiede Wolfe.
Sul discorso della distribuzione delle azioni privilegiate al di sopra del valore di mercato per incentivare l'acquisto di attività, David Chiaverini, analista della società di brokeraggio Wedbush Securities, ha detto che ciò "consentirà loro di evitare di realizzare le perdite e allo stesso tempo aiutare a capitalizzare la banca". Quanto alla creazione di una bad bank, l'esperto ha definito tale scenario molto impegnativo, poiché "i prestiti e i titoli della banca sono quasi tutti performanti".
Esprimono pessimismo anche gli analisti di Wells Fargo, secondo cui "i deflussi di depositi segnalati sono stati molto peggiori delle stime di Wall Street e ad un livello che potrebbe rivelarsi molto difficile da recuperare". In linea la view degli analisti di Evercore ISI: "la banca ha perso depositi significativi e sta pianificando di ridurre di conseguenza la sua base patrimoniale".