Le banche italiane sono molto solide. È quanto è emerso dai risultati 2023 rilasciati finora dagli istituti di credito. Il contesto macroeconomico europeo difficile, caratterizzato da elevata inflazione, alti tassi di interesse e crescita in rallentamento, non ha più di tanto impattato sul sistema finanziario del nostro Paese.
Da
Intesa Sanpaolo a
UniCredit, a
Mediobanca e a tutte le altre aziende di credito, è emersa una
grande resilienza, forte di una struttura patrimoniale delle banche granitica, costruita nel tempo attraverso misure a sostegno della stabilità. Per questo, la quantità di crediti in sofferenza ora costituisce solo una parte assolutamente controllabile da pare delle banche italiane, mentre gli indici patrimoniali CET1 Ratio e Total Capital Ratio sono ben al di sopra dei requisiti imposti dalle autorità di vigilanza.
In questo quadro positivo, gli istituti finanziari del nostro Paese hanno deciso di premiare gli azionisti con ricchi dividendi e programmi di buyback. La risposta degli investitori in Borsa è venuta di conseguenza, con alcuni titoli che hanno rivisto livelli che non testavano da molti anni.
Banche italiane: ecco com'è la situazione
Dai dati snocciolati nei rapporti periodici delle banche italiane, quindi si evince una situazione che fa ben sperare per il futuro e soprattutto accontenta gli azionisti che hanno creduto nelle società, nonché stimola l'interesse di nuovi investitori. Di seguito vediamo nello specifico ciò che hanno riportato gli istituti di credito nei conti pubblicati e le decisioni prese in tema di remunerazioni per gli azionisti.
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo ha stupito ancora una volta realizzando un utile record per il 2023 di 7,72 miliardi di euro, in crescita di oltre il 76% rispetto ai 4,39 miliardi di euro del 2022. I ricavi complessivi della banca sono ammontati a 25,14 miliardi di euro, in aumento dai 21,44 miliardi di euro dello scorso anno.
La più grande banca italiana ha deciso di distribuire dividendi per un totale di 5,4 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi di acconto 2023 (14,4 centesimi per azione) pagato a novembre e 2,8 miliardi a saldo (15,2 centesimi per azione) da corrispondere a maggio 2024. Il payout sugli utili sarà del 70%. Verrà inoltre proposto all'Assemblea degli azionisti un riacquisto di azioni proprie pari a circa 55 centesimi di punto di Common Equity Tier 1 Ratio.
UniCredit
Anche UniCredit ha sfoderato numeri eccezionali dalla presentazione del bilancio. La seconda banca italiana ha realizzato entrate record per 23,84 miliardi, in salita del 17% in confronto ai 20,33 miliardi del 2022. L'utile netto della banca è risultato di 8,61 miliardi di euro per l'intero anno, in crescita del 53,8% sul 2022.
In virtù di questi numeri eccellenti, il Consiglio di amministrazione della società ha deliberato per remunerazioni agli azionisti a valere sul 2023 per complessivi 8,6 miliardi di euro. Di questi: 5,6 miliardi di euro si riferiscono a riacquisti di azioni proprie e 3 miliardi di euro a dividendi. Questo implica che il payout sull'utile netto 2023 sarà del 100%. UniCredit ha deliberato una prima tranche di buyback a ottobre 2023 per 2,5 miliardi di euro, eseguita per 1,4 miliardi di euro entro la fine del 2023.
Mediobanca
Nel primo semestre fiscale che si chiude al 31 dicembre 2023 dell'esercizio 2023-2024, Mediobanca ha realizzato ricavi per 1,73 miliardi di euro, in crescita del 4,3% rispetto agli 1,66 miliardi di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. L'utile netto è risultato di 611,2 milioni di euro, in aumento del 10% se paragonato a quello del primo semestre fiscale 2022 di 555,5 milioni di euro.
Al 31 gennaio 2024 Piazzetta Cuccia ha riacquistato un totale di 11.674.672 azioni, pari all'1,37% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di 133,5 milioni euro. Per il 2024 la remunerazione per gli azionisti corrisponde a un payout ratio del 70%, a cui si somma l'esecuzione del programma di buyback per 200 milioni di euro. L'acconto sul dividendo verrà pagato a maggio 2024.
FinecoBank
FinecoBank ha realizzato ricavi alla fine dello scorso anno per 1,24 miliardi di euro, in crescita del 30,5% rispetto ai 948,1 milioni del 2022.
L'utile netto è stato da record a 609,10 milioni di euro, con un aumento del 42% rispetto ai 428,5 milioni di euro.
La banca guidata da Alessandro Foti distribuirà, previa approvazione dell'assemblea degli azionisti, un dividendo unitario di 0,69 euro per azione, in rialzo del 40% dai 49 centesimi. La cedola sarà messa in pagamento il giorno 22 maggio 2024, con data di stacco il 20 maggio 2024.
Banco BPM
Banco BPM ha presentato un bilancio annuale che ha evidenziato
proventi operativi per 5,34 miliardi di euro, in salita del 14,3% su base annua.
L'utile netto ha fatto un balzo dell'84,3% a 1,26 miliardi di euro.
Il Cda ha proposto il pagamento di un dividendo di 56 centesimi per azione, in crescita del 143% rispetto all'anno precedente. L'esborso totale della cedola di 848 milioni di euro implica un payout circa del 67%.
Banca Mediolanum
Per Banca Mediolanum il 2023 ha conosciuto un utile netto record di 821,87 milioni di euro, in rialzo del 62% rispetto ai 506,83 milioni di euro del 2022. L'istituto di credito fondato da Ennio Doris ha realizzato ricavi netti, rappresentati dalle commissioni nette e dal margine di interesse, per 1,77 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,36 miliardi dell'anno precedente.
Il Consiglio di amministrazione ha deliberato un saldo dividendo di 0,42 euro per azione, pari a circa 311 milioni di euro. Considerando l’acconto di 0,28 euro distribuito a novembre 2023, il dividendo complessivo proposto per l’esercizio 2023 ammonta a 0,70 euro per azione, il 40% in più rispetto al 2022. L'esborso totale è stato di circa 519 milioni di euro, il che comporta un payout sugli utili 2023 pari al 63%.
BPER Banca
Alla fine del 2023, BPER Banca ha prodotto entrate nette per 5,49 miliardi di euro, che si confrontano con i 4,26 miliardi di euro al 31 dicembre 2022. L'utile netto è ammontato a 1,52 miliardi di euro, in crescita del 4,87% rispetto agli 1,45 miliardi di euro dell'anno precedente. Il Cda ha approvato la proposta per la distribuzione di un dividendo unitario in contanti pari a 0,30 euro, per un payout di circa il 30%.
Banca MPS
Nel 2023
Banca MPS ha prodotto
ricavi per 3,80 miliardi di euro, segnando un progresso del 21,7% anno su anno. Gli utili netti sono risultati di 2,05 miliardi di euro, al cospetto di una perdita di 178 milioni di euro dell'anno precedente.
L'istituto di Rocca Salimbeni è tornato a distribuire i dividendi dopo 13 anni e con due anni in anticipo rispetto gli obiettivi del Piano Industriale 2022-2026. La cedola sarà di 25 centesimi per azione, che comporterà un esborso per la società di 315 milioni di euro. Il payout corrisponde a poco oltre il 15% dei guadagni 2023.
Banca Generali
Banca Generali ha chiuso il bilancio 2023 registrando ricavi complessivi per 788,2 milioni di euro, in incremento del 23,2% rispetto ai 639,8 milioni di euro dell’anno precedente. L'utile netto consolidato di 326,1 milioni di euro ha segnato una crescita del 53,1% su base annua e il record di sempre.
Il Consiglio di amministrazione presenterà all’assemblea degli azionisti la proposta di distribuire dividendi per 251,2 milioni di euro, corrispondenti a 2,15 euro per azione. Ciò significa un payout sull’utile 2023 del 77% e un aumento di circa il 30% da una cedola di 1,65 euro dello scorso anno. La distribuzione avverrebbe come segue:
- 1,55 euro per azione con data di stacco il 20 maggio 2024; record date il 21 maggio 2024, data di pagamento il 22 maggio 2024;
- 0,60 euro per azione con data di stacco il 17 febbraio 2025; record date il 18 febbraio 2025, data di pagamento il 19 febbraio 2025.
La seconda tranche del dividendo 2022 di 0,65 euro già deliberata comporta uno stacco al 19 febbraio 2024, con data di pagamento il 21 febbraio per coloro registrati al 20 febbraio.