Il Consiglio di amministrazione della Juventus FC ha delineato i termini e le condizioni relative all'aumento di capitale in opzione, a pagamento, deliberato dall'assemblea degli azionisti il 23 novembre 2023.
L'importo massimo sarà di 200 milioni di euro e verrà determinato da un'offerta di 1,582 euro per azione, con l'emissione di 126.373.938 nuove azioni da offrire in un rapporto di 1 nuova ogni 2 possedute. Una nota della società specifica che il prezzo di sottoscrizione incorpora uno sconto del 31,87% rispetto a quello teorico ex-diritto delle azioni sulla base del prezzo ufficiale di Borsa al 7 marzo di 2,6565 euro. Dalla data di emissione, le nuove azioni saranno ammesse alle negoziazioni sull'Euronext Milan.
I diritti di opzione ammontano a 252.747.876 unità e possono essere esercitati da lunedì 11 marzo a mercoledì 27 marzo e saranno negoziabili fino a giovedì 21 marzo. Le azioni del club bianconero saranno negoziate ''cum diritto'' fino all''8 marzo e inizieranno a essere scambiate ''ex diritto'' a partire dall''11 marzo.
I global coordinator dell'offerta saranno Citigroup Global Markets Europe AG e UniCredit Bank GmbH, che agiranno nell’ambito dell’aumento di capitale su base “best effort” e senza quindi assunzione di impegni di garanzia, che al contrario è soggetta agli impegni di sottoscrizione assunti dal socio di maggioranza Exor. Quest'ultima, in linea con la prassi di mercato, dovrà rispettare nei confronti di Juventus FC la clausola di lock-up della durata di 180 giorni dalla data di completamento dell'offerta. Ciò significa che per questo periodo le è fatto divieto di vendere, offrire, costituire in pegno e, in generale, compiere operazioni aventi ad oggetto un quantitativo almeno pari all'80% delle azioni ordinarie detenute. Exor attualmente è proprietaria di una quota di partecipazione del 63,8% e ha già anticipato 80 dei 127 milioni di euro di aumento di sua pertinenza.
Azioni Juventus: comprare o vendere?
Cosa fare ora con le
azioni Juventus in Borsa? All'apertura delle contrattazioni oggi a Piazza Affari, il titolo è sceso fino al 2,6% a 2,59 euro, per poi invertire la marcia e posizionarsi in territorio positivo. Quest'anno è cresciuto del 3,28%, attuando un rally a partire dai minimi di 2,19 euro del 24 gennaio che l'hanno portato a un massimo di periodo di 2,91 euro nella giornata di mercoledì scorso.
Dopo il via libera della
Consob all'aumento di capitale, ieri le azioni hanno perso 3,51 punti percentuali, precipitando fino a 2,6565 euro alla chiusura. Nelle ultime settimane, l'andamento delle azioni è stato influenzato dalla notizia dell'accoglimento della richiesta della Procura antidoping di squalificare Paul Pogba per 4 anni per positività al testosterone dopo la partita Udinese-Juventus del 20 agosto, nonché dalla comunicazione della Fifa circa la qualificazione della Juventus alla Coppa del Mondo per Club Fifa 2025 in caso di stop in Europa di Napoli e Lazio.
Per quanto riguarda la view degli analisti, il consenso Bloomberg si compone di una sola raccomandazione sul titolo, fissata a "neutral". Il prezzo obiettivo sul titolo è fissato a 3 euro, oltre 13 punti percentuali in più rispetto ai livelli attuali.