Tra quest'anno e il prossimo ci sarà un boom di riacquisti di azioni a Wall Street. La stima arriva dagli analisti di Goldman Sachs. La grande banca americana prevede che nel 2024 in totale i buyback delle società statunitensi arriverà a 925 miliardi di dollari, segnando una crescita del 13%, mentre nel 2025 supererà i 1.000 miliardi di dollari, con un aumento del 16%. Questo sarebbe un record assoluto e avverrebbe soprattutto poiché le società vedranno incrementati i profitti, generando liquidità di cassa da impiegare per le remunerazioni agli azionisti.
Recentemente, Goldman Sachs ha aggiornato al rialzo le sue previsioni sugli utili per azione delle aziende che fanno parte dell'S&P 500 sia per l'anno in corso che per quello venturo. "La crescita degli utili è il motore più significativo dei riacquisti di azioni a livello di indice", hanno scritto gli strategist azionari di Goldman, che in questo si aspettano una grande influenza esercitata dalle società a grande capitalizzazione.
Oltre agli utili, un contributo importante, secondo l'istituto finanziario, arriverà dal
taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che rende migliori le condizioni di prestito e accresce la fiducia delle aziende sul proprio business.
L'unico ostacolo potrebbe venire dall'incertezza delle elezioni politiche americane di novembre. Questo potrebbe spingere le aziende a "posticipare i grandi buyback fino al 2025". In precedenza, la banca aveva previsto per il 2024 un aumento annuo dei buyback appena del 4%.
Wall Street: le big tech in testa nei buyback
Goldman Sachs ritiene che la maggior parte dei riacquisti stimata provenga dalle grandi aziende tecnologiche, in virtù della forte crescita degli utili. "I ricavi della tecnologia saranno sostenuti da una forte spesa dei consumatori e da una maggiore domanda di prodotti legati all'intelligenza artificiale", hanno scritto gli strategist.
Il record storico dell'indice
S&P 500 raggiunto quest'anno è stato caratterizzato dalle straordinarie performance di colossi come
Nvidia, in prima linea nel campo dell'AI (Artificial Intelligence). A giudizio di Goldman, i ritorni che deriveranno da questa nuova tecnologia saranno in grado di coprire gli investimenti per lo sviluppo della stessa, arricchendo le casse delle società.
In un contesto in cui l'economia americana si mantiene resiliente oltre ogni più rosea aspattativa, gli investitori continuano a preferire le aziende che macinano utili. Le big tech "sono ricche di liquidità e contribuiranno in particolare a una parte sostanziale dei riacquisti nel 2024 e oltre", hanno sostenuto gli esperti della banca d'affari.