Il dossier Eutelsat - SoftBank torna al centro dell’attenzione dei mercati: poco prima del giro di boa le azioni Eutelsat perdono il 7,4% (1,93 euro) facendo registrare la performance peggiore dell’indice SBF120 (l'indice che raggruppa i 120 titoli più liquidi sul listino francese).
Il movimento ribassista è stato innescato dalla notizia, riportata dall'agenzia Reuters, della cessione da parte di SoftBank Group Capital di 36 milioni di diritti per la sottoscrizione di azioni nell'ambito dell'aumento di capitale, equivalenti a circa 26 milioni di azioni, vale a dire quasi la metà della sua partecipazione attuale. La decisione, spiegano fonti vicine al dossier, è finalizzata a raccogliere liquidità per esercitare i diritti residui.
L'operazione, che segnala un minore impegno strategico del conglomerato giapponese nell’operatore europeo delle comunicazioni satellitari, ha spinto il titolo sui minimi da metà giugno, proprio mentre il gruppo sta attraversando una fase cruciale della sua trasformazione industriale.
Nel 2023 Eutelsat ha finalizzato la fusione con OneWeb con l’obiettivo di creare un’alternativa europea a Starlink di Elon Musk nel settore della connettività satellitare a bassa orbita. Ma i numeri raccontano una gara ancora tutta in salita: Eutelsat dispone di oltre 600 satelliti, contro i più di 6.700 della costellazione di SpaceX. Dopo un rally spettacolare di oltre il 600% a marzo, favorito dalle pressioni geopolitiche sull’autonomia tecnologica europea, il titolo del gruppo satellitare francese ha perso più del 70%, scontando dubbi operativi, ritardi industriali e ora anche l’incertezza legata al disimpegno di SoftBank.
Eutelsat: il nodo della sovranità tecnologica e il ruolo dello Stato francese
Nonostante la volatilità, Eutelsat resta un asset considerato strategico a livello europeo. A giugno lo Stato francese è intervenuto con una partecipazione del 30% attraverso un investimento da 1,35 miliardi di euro, divenendo primo azionista. L’operatore satellitare è infatti al centro della strategia comunitaria per garantire indipendenza nei sistemi di comunicazione critici, soprattutto dopo il ridimensionamento del supporto americano all’Ucraina. L’uscita parziale di SoftBank appare tanto più significativa perché avviene alla vigilia di un’operazione finanziaria di dimensioni record per il gruppo.
Aumento di capitale Eutelsat: la tabella di marcia
Il calo innescato dal caso Eutelsat SoftBank si intreccia infatti con la maxi-ricapitalizzazione da 1,5 miliardi di euro che la società sta avviando per sostenere il piano industriale 2026-2029, la futura costellazione IRIS2 e la riduzione del debito (Eutelsat aumenta il capitale di 1,5 miliardi, chi sono gli investitori).
L’operazione si articola in:
- €828 milioni di aumento di capitale riservato, già completato il 21 novembre;
- €670 milioni di aumento con diritti di opzione, appena lanciato.
I termini principali dell'aumento includono:
- Prezzo di sottoscrizione: €1,35;
- Rapporto: 8 nuove azioni ogni 11 esistenti;
- Diritti negoziabili: 26 novembre - 5 dicembre 2025;
- Periodo di sottoscrizione: 28 novembre - 9 dicembre 2025.
Il collocamento beneficia di impegni per circa €475 milioni, pari al 71% dell’ammontare, sottoscritti da Stato francese, Bharti Space, governo britannico, CMA CGM e FSP. La forte presenza pubblica e para-pubblica conferma la centralità strategica del progetto, mentre il titolo continuerà a scontare la forte diluizione per gli azionisti non aderenti (dal 1% allo 0,58% in caso di mancata sottoscrizione).
Nel disegno finanziario, i proventi dell’operazione - circa 660 milioni netti - si affiancano al rifinanziamento bancario (RCF da 500 milioni e term loan da 400 milioni, con estensioni) e a un futuro collocamento obbligazionario a livello Eutelsat Communications SA, oltre a linee ECA in discussione.
L’obiettivo dichiarato è finanziare investimenti per circa 4 miliardi nel 2026-2029 e ridurre la leva intorno a 2,5x a fine esercizio 2025-26, consolidando la piattaforma LEO OneWeb e contribuendo a IRIS2.