Cosa sta succedendo ad Apple? L'ultimo calo azionario a Wall Street (-2,84% a 170,12 $) mette il titolo di fronte a un banco di prova importante: la soglia psicologia dei 170 dollari. La tenuta di questo livello è fondamentale per pensare a una ripartenza, ma se il supporto dovesse cedere, c'è una voragine che potrebbe far precipitare le quotazioni fino all'area dei 120 dollari. Prima però c'è ancora il minimo di ottobre a 165,67 dollari che fa da argine, tuttavia se il sell-off si dovesse mantenere a questi livelli difficilmente sarà in grado di resistere.
Quest'anno le azioni Apple hanno perso in Borsa quasi il 12%, bruciando oltre 300 miliardi di capitalizzazione e perdendo la corona di società a maggior valore di mercato al mondo a beneficio di Microsoft. Le azioni sono state preda dei venditori allo scoperto: secondo i dati forniti da S3 Partners, nel mese di febbraio gli short seller hanno realizzato 606 milioni di dollari di profitti puntando contro Cupertino.
Apple: 3 grandi preoccupazioni turbano gli investitori
Il trend rialzista di lungo periodo insomma si sta deteriorando e le ragioni sono diverse. La Cina è forse la principale preoccupazione in questo momento. Le vendite di iPhone sono crollate quest'anno nel territorio cinese. Secondo i dati di Counterpoint, nelle prime 6 settimane del 2024 fino a metà febbraio, le vendite di Apple nel Dragone hanno evidenziato un calo del 24% su base annua. Ma la cosa più preoccupante è che il principale concorrente, Huawei, ha registrato un balzo delle vendite del 64%, quasi raddoppiando la quota di mercato in un anno (dal 9% al 17%). "Gli iPhone di Apple hanno incontrato delle difficoltà nelle prime settimane dell'anno per diverse ragioni. In primo luogo hanno dovuto affrontare una forte concorrenza nella fascia alta del mercato da parte di una Huawei che è in ripresa, mentre subivano l'attacco di aziende del calibro di Oppo, Vivo e Xiaomi e dei prezzi aggressivi dei loro prodotti. Malgrado l'iPhone 15 sia un ottimo dispositivo, non mette sul piatto novità significative rispetto alla precedente generazione, quindi i consumatori non hanno grandi ragioni per cambiare gli iPhone che già possiedono", ha affermato il Senior Analyst di Counterpoint, Mengmeng Zhang.
Un'altra grande preoccupazione deriva in generale dalle prospettive di crescita dell'azienda. Per quattro trimestri consecutivi Apple ha riportato una riduzione del tasso di aumento dei ricavi. La serie negativa è stata interrotta nell'ultima trimestrale, ma con numeri che hanno tradito le aspettative degli analisti. Il mercato dei computer e degli smartphone ancora non si riprende, nonostante qualche flebile segnale positivo, mentre la società non sta cavalcando l'onda dell'intelligenza artificiale.
Una terza grande preoccupazione riguarda la stretta normativa sull'App Store. Questa settimana è arrivata una multa di 1,8 miliardi di euro dalle autorità europee (Bruxelles colpisce Apple: multa da 1,8 miliardi), che accusa il colosso statunitense di aver abusato della sua posizione dominante nel campo dello streaming musicale. Si tratta della prima ammenda che Bruxelles commina a Apple, ma soprattutto colpisce la portata della sanzione.
Cosa fare con le azioni Apple?
Gli investitori stanno monitorando attentamente la rottura dei livelli chiave, ma il sentiment in questo periodo è gravemente compromesso e non si vedono all'orizzonte fatti o indiscrezioni che possano far ritornare l'entusiasmo. Tra i Magnifici Sette, Apple è insieme a Tesla la società rimasta più indietro a Wall Street quest’anno e quindi non sta accompagnando il rally dell'S&P 500 che ultimamente ha aggiornato i suoi massimi storici.
Secondo Todd Sohn, Amministratore delegato di ETF e strategist tecnico di Strategas Securities, "Apple è uno dei titoli più influenti, quindi potrebbe vedere un rimbalzo da qui nel breve periodo dopo essere stato ipervenduto". Tuttavia, " i trader potrebbero ancora vendere a 180 dollari, perché il suo trend si è decisamente deteriorato".