Alibaba punta sull'intelligenza artificiale per cercare di risollevarsi dal pantano in cui è caduta dopo anni di rigorosa repressione normativa da parte delle autorità cinesi. Ora, il gigante e-commerce è alla guida di un finanziamento di 600 milioni di dollari nella start-up cinese legata all'AI di nome MiniMax.
Insieme ad Alibaba, parteciperanno al round anche altri importanti investitori come HongShan (ex Sequoia China). Con questa operazione, MiniMax, sostenuta attualmente da Tencent Holdings Ltd., IDG Capital e Hillhouse, arriva a una valutazione di oltre 2,5 miliardi di dollari.
Alibaba: ecco come si sta muovendo nel campo dell'AI
Quello di MiniMax rappresenta la seconda grande operazione nel campo dell'intelligenza artificiale per Alibaba. Negli ultimi mesi la società con sede ad Hangzhou ha guidato un round di finanziamento da 1 miliardo di dollari in Moonshot AI, concorrente di MiniMax, che ha portato alla valutazione della start-up cinese a circa 2,5 miliardi di dollari. La nuova guida di Alibaba, impersonata da Joseph Tsai e Eddie Wu, mira a seguire le orme sull'intelligenza artificiale delle grandi aziende americane, che hanno investito miliardi in questo comparto per rafforzare il proprio business.
Ieri sull'account WeChat della
Cyberspace Administration of China, l'ente regolatore cinese di Internet, Wu ha scritto un lungo post in cui ha espresso il
sostegno al piano del governo di prendere il controllo dell'intelligenza artificiale. Il top manager di Alibaba si è impegnato pubblicamente a investire nel settore, parlando di "una nuova rivoluzione che abbraccia le interazioni uomo-macchina, i modelli di calcolo e la creazione assistita dall'intelligenza artificiale".
Alibaba comunque sta cercando di muoversi ad ampio raggio, integrando l'AI nel suo modello di business. Ad esempio, Tsai ha riferito che l'unità cloud del conglomerato ospita già la metà delle aziende cinesi operanti nel campo dell'intelligenza artificiale e serve l'80% delle aziende tecnologiche del Paese.
Intelligenza artificiale: priorità assoluta della Cina
Gli obiettivi di Alibaba si incastrano perfettamente con le finalità del governo cinese, il quale ha designato l'intelligenza artificiale come un settore prioritario per i prossimi anni in modo da ridurre la dipendenza tecnologica dall'Occidente. Soprattutto nell'ambito della guerra tecnologica tra Cina e Stati Uniti, l'AI riveste un'importanza fondamentale viste le sue applicazioni in ambito commerciale e militare.
Nella stessa direzione di Alibaba, si sono mossi anche altri due colossi tecnologici cinesi:
Tencent e
Baidu (
Trimestrale record per Baidu: l'AI traina la crescita). La prima ha investito capitali sostenendo start-up AI come Zhipu e Baichuan mentre il gigante della ricerca online si è concentrata soprattutto sul suo chatbot Ernie per far concorrenza a ChatGPT di OpenAI, pur avendo finanziato alcune aziende del settore alle prime armi.