Il 14 febbraio 2024 il Consiglio di amministrazione di ENI si è rinito per l’approvazione del Bilancio preconsuntivo al 31 dicembre 2023 e per deliberare di distribuzione di riserve a titolo e in luogo del dividendo 2023 (terza tranche). Vediamo a quanto ammonta e quando sarà.
Le date in cui saranno staccati i dividendi ENI
La politica di remunerazione degli azionisti di ENI ha previsto per l'esercizio 2023 un dividendo di 1 euro (in precedenza era stato fissato a 0,94 euro). Ai valori attuali (14 marzo 2024), il rendimento da dividendi (il c.d. dividend yield) è di 6,86 punti percentuali.
Dividendi 2023: ecco chi paga di più a Piazza Affari
Nella riunione del 14 febbraio il Consiglio di amministrazione di ENI ha deliberato di distribuire agli azionisti la terza delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2023, a valere sulle riserve disponibili, di 0,24 euro per ciascuna azione in circolazione alla data di stacco cedola del 18 marzo 2024, con messa in pagamento il 20 marzo 2024.
Di conseguenza, la distribuzione del dividendo 2024 (relativo all'esercizio 2023) di ENI è prevista in quattro appuntamenti:
- 0,24 euro staccato a settembre 2023 (prima tranche);
- 0,23 euro staccato a novembre 2023 (seconda tranche);
- 0,24 euro da staccare il 18 marzo 2024 (terza tranche);
- 0,29 euro da staccare a maggio 2024 (quarta tranche).
Per i possessori di ADR (American Depositary Receipt, le ADR sono certificati emessi da banche statunitensi che vengono negoziati come se fossero normali azioni) registrati entro il 19 marzo 2024, quotati alla Borsa di New York e rappresentativi ciascuno di due azioni Eni, la terza tranche dell’erogazione sarà di € 0,48 per ADR, pagabile l’8 aprile 2024 (tra il pagamento della terza tranche delle azioni e quella del dividendo passeranno quasi 3 settimane).
ENI: andamento dei dividendi dal 2000
Come evidente dalla tabella, la politica dei dividendi di ENI negli anni ha registrato alcune variazioni. Tra il 2000 ed il 2006 la cedola è stata pagata una volta all’anno, in seguito la distribuzione del provento è stata portata a due volte, prevedendo un acconto ed un saldo. Inizialmente l’acconto è stato pagato a giugno ed il saldo ad ottobre mentre dal 2008, e fino al 2022, si è scelto di anticipare il dividendo ai mesi di maggio e settembre (tranne nel 2017, quanto l’acconto è stato pagato ad aprile).
In linea con le altre major petrolifere, ENI dal 2022 ha iniziato a distribuire il dividendo in quattro tranche (sul FTSE Mib, solo STMicroelectronics adotta questo tipo di distribuzione).
A seguito dell’avvio, nel 1995, del processo di privatizzazione di ENI, tra il 1995 ed il 2001 si susseguirono cinque collocamenti per un totale di quasi il 70% del capitale (69,6%), nel 1996 è stato corrisposto il primo dividendo, pari a 215 lire (0,11 euro).
ENI: la politica di remunerazione degli azionisti
Per quanto riguarda la politica di remunerazione degli azionisti, ENI in un primo momento ha fatto sapere di voler distribuire tra il 25% e il 30% del CFFO annuale (Cash Flow From Operations) atteso attraverso una combinazione di dividendi e buyback. Nell'ambito della presentazione del Piano 2024-2027, la società ha ulteriormente potenziato la remunerazione per gli azionisti portando la percentuale che sarà distribuita tra il 30 ed il 35% del cash flow annuale attraverso dividendi e buyback.
Oltre al dividendo di 1 euro, ENI per il 2023 ha annunciato un piano di riacquisto di azioni proprie di 1,1 miliardi di euro.