La quotazione alla Borsa americana per le società straniere può avvenire attraverso le ADR, acronimo di American Deposit Receipt. Di cosa si tratta? Parliamo di certificati rappresentativi di azioni emessi da una banca statunitense con o senza l'accordo con la società estera. In buona sostanza, un istituto finanziario di matrice americana - che sovente ha filiali nel Paese dell'azienda - acquista un blocco di azioni e contestualmente emette delle ricevute di deposito, ognuna delle quali può rappresentare una, diverse o una frazione di azioni. Questo significa che chi investe nelle ADR non sta comprando azioni, che rimangono di proprietà della banca, ma solo certificati che in pratica garantiscono gli stessi diritti.
Anche il prezzo è quasi sempre lo stesso, con qualche leggera differenza nei momenti di elevata volatilità sul mercato. Il motivo di questa assonanza deriva dai meccanismi di arbitraggio effettuato dagli operatori di mercato professionisti qualora dovesse verificarsi uno spread nelle quotazioni. Le ragioni che spingono una società non americana a quotarsi negli Stati Uniti tramite le ADR derivano dall'esigenza di raccogliere maggiori fondi e/o di ottenere più visibilità nel mercato più grande del mondo. Gli investitori invece hanno la possibilità di accedere al capitale di aziende che altrimenti sarebbe più difficile o costoso raggiungere.
Le ADR possono essere:
- sponsored, ossia emesse su iniziativa di un'impresa straniera con il supporto di una banca di de-posito e negoziate in una Borsa regolamentata;
- unsponsored, ovvero emesse da una banca statunitense senza la partecipazione della società estera e scambiate solo sul mercato Over-The-Counter (OTC).
Le ADR italiane a Wall Street
Ma quali sono le società italiane che hanno deciso di quotare le proprie ADR alla Borsa americana? Vediamole di seguito, mettendo in evidenza il momento in cui hanno debuttato e quale è stato l'andamento da allora.
ENI
ENI ha fatto il suo accesso a Wall Street a novembre 1995 con un prezzo d'apertura delle ADR di 13,15 dollari, considerando uno split azionario a gennaio 2006 con un rapporto 2,5:1. Il rally le ha spinte a maggio 2008 a raggiungere un massimo storico di 85,16 dollari, ma la grande crisi le ha fatta precipitare. Negli anni il prezzo si è mantenuto all'incirca in un intervallo tra i 30 e i 55 dollari, prima che arrivasse la pandemia nel 2020. A marzo di quell'anno le quotazioni sprofondarono al minimo storico di 12,10 dollari, per risollevarsi in seguito fino a triplicare quasi il loro valore. L'ultima chiusura settimanale del 23 febbraio vede le ADR ENI a 30,84 dollari, per una capitalizzazione societaria di 49,35 miliardi di dollari.
STMicroelectronics
Le ADR STMicroelectronics sono arrivate alla Borsa di New York a dicembre 1994 aprendo a un prezzo di 3,71 dollari (due split dal 1999 al 2000). A febbraio 2000, i certificati sono saliti a un picco di 73,87 dollari, per poi scivolare verso il prezzo di apertura a marzo 2009, a seguito della crisi finanziaria globale. Oggi la loro quotazione si attesta a 44,74 dollari, dopo un lungo rally partito nel 2016 e per effetto della grande domanda dei chip negli ultimi anni a livello mondiale. Ciò dà alla società un market cap di 40,53 miliardi di dollari.
Tenaris
Le ADR di Tenaris sono presenti alla Borsa americana da dicembre 2002 a un prezzo di apertura di 3,28 dollari, considerando uno split 5:1 ad aprile 2006. Da subito le ADR hanno preso la via del rialzo, raggiungendo un massimo storico a giugno 2008 di 75,43 dollari. La tempesta finanziaria dei mutui subprime in USA che si è riversata su tutte le Borse ha però fatto affondare le quotazioni, che solo quattro mesi dopo si sono ritrovate a un minimo di 15,32 dollari. La ripresa ha riportato le ADR in alto, sebbene non alle vette del 2008, ma il violento shock pandemico ha condotto i prezzi sotto quota 10 dollari. Oggi le ricevute viaggiano a 35,66 dollari, per una capitalizzazione societaria di 20,66 miliardi di dollari.
Genenta Science
Genenta Science è la prima biotech italiana quotata al Nasdaq. Le ADR sono arrivate alla Borsa tecnologica a dicembre 2021, con un prezzo di apertura di 10,05 dollari. Dopo un massimo di giornata a 10,96 dollari al debutto, le ricevute si sono eclissate e oggi quotano a 3,90 dollari per un valore di mercato della società di 70,66 milioni di dollari.
Natuzzi
Natuzzi è un'azienda specializzata nella produzione e vendita di divani, poltrone, mobili e complementi d'arredo. Le ADR sono quotate al NYSE da maggio 1993, con un prezzo di apertura di 38,75 dollari (2 split nel 1996 e nel 2019). Ad agosto 1997, i certificati hanno raggiunto il loro massimo storico a 146,56 dollari, per poi scendere gradualmente fino a un minimo di 37 centesimi ad aprile 2020. Oggi le quotazioni si attestano a 6,29 dollari, per una market cap di 69,28 milioni di dollari.
ADR Italiane quotate a Wall Street: quelle scambiate OTC
Quelle che abbiamo visto in precedenza non sono le uniche ADR di società negoziabili a Wall Street. Alle ADR scambiate sui mercati regolamentati di NYSE e Nasdaq si sommano infatti anche quelle negoziate sui circuiti non regolamentati come gli OTC (Over The Counter, sono quei mercati decentralizzati in cui è possibile negoziare e acquistare strumenti finanziari al di fuori delle Borse ufficiali). In generale si tratta di società di spicco tra quelle quotate a Milano, in gran parte tra quelle che compongono il FTSE Mib.
Tra le ADR di società italiane scambiate sui mercati OTC troviamo:
- A2A;
- Assicurazioni Generali;
- Banca Mediolanum;
- Banco BPM;
- BPER Banca;
- Brunello Cucinelli;
- Buzzi;
- Campari;
- Danieli;
- Enel;
- Geox;
- Intesa Sanpaolo;
- Iren;
- Leonardo;
- Mediobanca;
- Moncler;
- Nexi;
- Piaggio;
- Prada;
- Prysmian;
- Reply;
- Safilo Group;
- Saipem;
- Salvatore Ferragamo;
- Saras;
- Snam;
- TIM;
- Terna;
- Tod's;
- UniCredit;
- Unipol Group;
- Webuild.
*I dati sulla capitalizzazione delle società e sull’ultima quotazione delle ADR si riferiscono alla chiusura di Borsa del 23 febbraio 2024.
Le azioni di società italiane quotate a Wall Street
A Wall Street sono quotate anche azioni ordinarie di società italiane come Ferrari, Ermenegildo Zegna e Stevanato Group.
Inoltre, recentemente KME Group ha sottoscritto, tramite la sua controllata KME SE, un business combination agreement con la Spac Sdcl Edge Acquisition Corporation, quotata al Nyse, con l'obiettivo di portare la propria controllata Cunova sul listino statunitense (Azioni KME: porta controllata a Wall Street, cosa fare in Borsa?a).