Tra le protagoniste più amate e discusse di Piazza Affari, negli anni le azioni STMicroelectronics hanno vissuto fasi di vera e propria euforia e altre di costanti cali in Borsa. Grazie al suo posizionamento nel mercato degli smartphone e a quello delle auto intelligenti, da alcuni anni i titoli della società hanno ripreso a salire con una certa costanza. Ma quale è la storia di STM? Quando è nata e come si è sviluppata la società? Vediamo insieme la storia della prima azienda europea nel settore dei semiconduttori.
STMicroelectronics: le attività di business
STMicroelectronics N.V. è una società di matrice italo-francese che progetta, sviluppa, produce e commercia componenti elettronici per applicazioni analogiche, digitali e miste. L'attività viene esercitata attraverso vari comparti:
- Automobilistico e Gruppo Discreto che riguarda i circuiti integrati relativi alle auto;
- Analogico e MEMS che offre soluzioni per ICs, energia intelligente, dispositivi di controllo in touch screen, connessioni internet e conversione energetica;
- Microcontrollori e Gruppo Digitale ICs che comprende dispositivi di sicurezza e memorie elettriche di sola lettura;
- Altri che sono relativi all'imaging, ai sottosistemi e ad altri prodotti.
Attualmente STM, come spesso è chiamata dai trader e dagli investitori, è quotata alla Borsa di Milano nell'indice FTSE Mib, a Parigi nei listini CAC Next 20 ed Euronext 100, a New York al NYSE.
STMicroelectronics: origini e sviluppi
La nascita di STM è datata giugno 1987 a seguito della fusione tra la società italiana SGS Microelettronica e l'azienda francese Thomson Semiconducteurs. Inizialmente è stata denominata SGS-Thomson Microelectronics e solo nel maggio 1998, una volta che la Thomson si è ritirata dal capitale, l'azienda è diventata STMicroelectronics.
Già dai primi anni di attività, STM si è distinta per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie in vari settori, dall'elettronica all'elettrotecnica e all'informatica. Per questo ha effettuato una serie di acquisizioni importanti.
La prima operazione di rilievo si è avuta nel 1989 con l'acquisto della società britannica Inmos, specializzata nei microprocessori Transputer. Negli anni '90 sono da segnalare un accordo di partnership con Philips Semiconductors avvenuto nel 1991 per lo sviluppo di tecnologie avanzate in tema di semiconduttori; l'acquisizione nel 1994 di alcuni assets importanti, relativi sempre ai semiconduttori, dalla società canadese Nortel; una joint venture lo stesso anno con SHIC basata a Shenzen; l'acquisizione nel 1998 della società della Gran Bretagna VLSI Vision, che è uno dei primi produttori di sensori di immagini CMOS.
Nel mezzo delle operazioni è avvenuta la quotazione nelle Borse di Parigi e New York nel 1994, mentre nel 1998 la società è sbarcata a Piazza Affari e Thonson SA ha venduto le sue azioni dando vita ufficialmente a STMicroelectronics.
STMicroelectronics: gli anni 2000 e le ambizioni societarie
Il nuovo millennio si è aperto con l'espansione dell'azienda nel mercato del Wireless-LAN. In questa ottica vanno inserite alcune acquisizioni nel 2002 di aziende operative nel settore come Alcatel e la società inglese Synad. L'anno successivo è stata acquisita l'azienda Belga Proton World International, specializzata nello sviluppo di software per smart card.
STM quindi era in continua espansione e nel 2005 era diventata la quinta azienda mondiale e la prima europea nel settore dei semiconduttori. Davanti a STM vi erano solo Intel, Samsung, Texas Instruments e Toshiba.
La società però non ha arrestato le sue ambizioni e nel maggio del 2007 ha lanciato insieme a Intel una joint venture con Francisco Partners, dando vita a una società chiamata Numonyx. Lo stesso anno ha acquisito Genesis Microchip, società americana che produceva componenti per TV LCD e che era operativa in vari territori internazionali come Santa Clara, Toronto, Taipei e Bangalore. L'ultima joint venture del decennio è stata creata con Ericcson nel 2009, multinazionale che produceva prodotti e semiconduttori wireless per dispositivi mobili.
STMicroelectronics: gli anni '10 e la Sustainable Technology
Il 2011 è stato un anno particolare perché STM ha stipulato un accordo con la Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamente Sant'Anna per mettere in piedi un laboratorio per la ricerca e l'innovazione bio-robotica, dell'intelligenza artificiale e della microelettronica.
Nel 2015 la società è stata investita del titolo di leader nei sensori per la navigazione e le applicazioni telematiche per l'automobile, nonché come l'azienda fornitrice di sensori nel mercato automobilistico che cresce più rapidamente al Mondo. Il premio è stato dato da IHS, che è la principale fonte di informazioni e analisi a livello globale.
Dal 2018 l'azienda fa parte del Dow Jones Sustainability Index mondiale ed europeo, nonché dei maggiori indici di sostenibilità mondiale come il FTSE4Good e Euronext.videoeiris. La Sustainable Technology di STM è un codice interno all'azienda che si basa su un percorso che inizia dalle materie prime applicate nel processo produttivo e che mira ad escludere alcune sostanze sulla base degli standard IPC 1752, che sono periodicamente revisionate e modificate.
Una volta superata la fase di controllo sulle materie prima, si passa allo sviluppo del prodotto e qui entra in gioco tutta la fase ecosostenibile di progettazione che valuta il ciclo di vita del prodotto, dalla produzione al trasporto, alla distribuzione e all'impiego sul mercato.