Se i dati sull'andamento dell'economia tedesca preoccupano, sul fronte delle operazioni di
M&A che coinvolgono importanti aziende della nazione si registra un certo movimento. In queste ultime ore alcuni colossi tedeschi sono oggetto di acquisizioni (o probabili tali) da parte di gruppi stranieri. Il gigante emiratino Abu Dhabi National Oil Company (
ADNOC) è in procinto di
fare un'offerta formale di 15,9 miliardi di dollari - pari a 14,4 miliardi di euro - compreso il debito per l'azienda chimica Covestro. La notizia arriva in concomitanza con la salita da parte di
UniCredit al 9% del capitale della seconda più grande banca tedesca,
Commerzbank, grazie all'acquisto del 4,49% dal governo attraverso un "accelerated bookbuiliding" e il resto per mezzo di operazioni dirette sul mercato.
Il deal tra ADNOC e Covestro
Covestro è corteggiata da ADNOC da oltre un anno, ma i colloqui si sono infittiti a partire dal mese di giugno di quest'anno, allorché il gruppo arabo è riuscito a convincere il management dell'azienda target ad aprire i libri contabili sulla base di un'offerta di 11,7 miliardi di euro, corrispondente a 62 euro per azione. La proposta è stata migliorata dopo una serie di offerte inferiori puntualmente rifiutate da Covestro. Le
azioni Covestro hanno chiuso l'ultima seduta alla Borsa di Francoforte con un valore di mercato di 55,30 euro per azione e nelle contrattazioni di oggi il titolo sale di poco oltre l'1%.
Se l'operazione dovesse andare in porto, si tratterà del più grande accordo in Europa del 2024, oltre che di una delle più grandi transazioni in contanti di sempre nel settore della chimica. Tra l'altro, sarebbe anche la prima volta che una società facente parte del Dax 40 viene acquistata da uno Stato del Golfo.
M&A: cosa significa l'affare per le due società
Forte di una montagna di contanti generata dalla produzione di petrolio, ADNOC è affamata di acquisizioni. Il gruppo ha costituito un team di 50 dealmaker per individuare potenziali prede nel mondo del gas e della petrolchimica. E Covestro si presta a essere un obiettivo succulento. L'azienda nata dallo scorporo nel 2015 del gigante farmaceutico-chimico Bayer, oggi è un gioiello dell'industria tedesca, ancorché la situazione non sia rosea come fino a qualche anno fa. Covestro sta sentendo la pressione degli alti prezzi energetici e del calo della domanda dei consumatori che hanno colpito i produttori tedeschi e i loro fornitori.
Lo scorso anno la società ha prodotto un utile al lordo delle tasse, degli ammortamenti, delle svalutazioni e degli interessi, di meno di un terzo rispetto a quello del 2021. In occasione dell'ultima trimestrale, il management ha ridotto la guidance per l'intero anno. "L'Europa sta diventando sempre meno competitiva, soprattutto la Germania, quindi ha bisogno di sostegno", ha affermato nell'occasione l'Amministratore delegato Markus Steilemann. Questo ha fatto scattare un campanello di allarme e nel contempo ha rappresentato un'occasione ghiotta per ADNOC.
Secondo gli analisti di TD Cowen, l'offerta presenta un premio di circa il 50% del prezzo "stabile" delle azioni Covestro. Questo prezzo non è stato mai visto dal titolo negli ultimi sei anni, con l'industria chimica che ha alternato cicli di boom e di bust, mentre sono stati effettuati dai competitor investimenti in nuovi impianti riducendo il prezzo dei prodotti.
L'azienda tedesca potrebbe trarre beneficio dall'accesso alle enormi risorse di ADNOC, secondo Christian Faitz, analista di Kepler Cheuvreux. "Avere un proprietario con un di lungo periodo per lo sviluppo degli asset, che le darebbe la sicurezza di prendere decisioni a lungo termine e non essere criticata ogni singolo trimestre dagli analisti per i numeri negativi è un vantaggio non da poco", ha dichiarato.
Le preoccupazioni della politica
Negli ultimi anni sono montate le preoccupazioni di Berlino per l'industria tedesca dopo alcune acquisizioni estere. Ad esempio quando nel 2016 il produttore cinese di elettrodomestici Midea ha comprato la società di robotica industriale Kuka, oppure allorché lo scorso anno la statunitense Carrier ha acquisito l'impresa di pompe di calore Viessmann.
Il possibile deal tra ADNOC e Covestra invece ha suscitato una reazione tiepida tra i politici tedeschi, forse consci delle difficoltà che sta attraversando il Paese a livello industriale. Secondo il Ministero federale dell'Economia, non è possibile fare commenti su "decisioni commerciali o negoziazioni tra società" o "considerazioni ipotetiche riguardanti le revisioni degli investimenti". Mentre il Ministero dell'Economia dello Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia ha dato addirittura un'intonazione positiva a un probabile accordo. "L'interesse a rilevare Covestro dimostra che le prospettive future dell'azienda sono viste positivamente", ha affermato.