In attesa dell'importante dato proveniente dall'inflazione USA, guardato con massima attenzione dal mercato e dalla FED per capire di quanto tagliare i tassi di interesse in occasione del meeting del prossimo 18 settembre, in Europa i futures anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui mercati azionari europei.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.250-33.300 punti. Dal punto di vista tecnico fondamentale sarà la tenuta dei 33.000 punti, per evitare una continuazione delle vendite prima verso i 32.750-32.800 punti e a seguire i 32.350-32.400 punti, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 16 agosto.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna troviamo Unicredit, con la banca milanese che ha acquistato una quota del capitale di un importante banca tedesca. Andiamo a vedere di chi si tratta.
UniCredit: rileva il 9% di Commerzbank
Dopo le dichiarazioni arrivate la scorsa settimana dal governo tedesco, pronto ad un'uscita controllata dal capitale di Commerzbank, il primo passo lo compie UniCredit che in questi minuti ha comunicato di aver rilevato il 9% dell'istituto tedesco. La banca guidata da Andrea Orcel ha acquistato una quota del 4,5% dal Governo tedesco in un ABB che ha valorizzato il titolo 13,02 euro, superiore a quello della chiusura di ieri di 12,60 euro.
Nello specifico il valore totale della quota rilevata dalla Germania è stato vicino ai 702 milioni di euro, per un totale di oltre 53 milioni di azioni acquistate. Parallelamente Unicredit ha acquistato sul mercato circa un ulteriore 4,5% del capitale di Commerzbank, arrivando così a circa il 9% totale della banca tedesca. Unicredit in un comunicato diffuso prima dell'apertura ha fatto sapere che intende chiedere l'autorizzazione per salire oltre il 9,9% del capitale.
Con questa operazione, Unicredit diventa il secondo azionista di Commerzbank. L'azionista di maggioranza, relativa, rimane lo stato tedesco, con una quota dell'11,2%. La banca italiana sale al 9% mentre BlackRock diventa il terzo socio con una quota del 7,2% del capitale della quarta banca tedesca. Lo Stato tedesco si è impegnata in un lock-up di 90 giorni su ulteriori vendite di azioni dell'istituto di credito.
Unicredit ha fatto sapere che l'operazione odierna è coerente con la strategia e i parametri entro i quali viene effettuato l'investimento. Il deal avrà un impatto sul CET1 ratio di UniCredit pari a circa 15 punti base e non influirà sulla politica di distribuzione esistente.
Azioni UniCredit: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo. E' stata una giornata all'insegna della debolezza quella di ieri per il titolo UniCredit, con le quotazioni che hanno chiuso le contrattazioni nei pressi dei 36 euro. Se nel brevissimo periodo l'azione ha inviato segnali di debolezza, l'impostazione di fondo rimane ancora confermata al rialzo. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà ora la tenuta dei 36 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, per evitare una continuazione delle vendite in direzione dei 35 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 16 agosto.
Nel caso in cui questi sostegni dovessero essere violati, si avrebbe una prosecuzione della fase correttiva verso il prossimo target posto in area 32,5 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e successivamente in direzione dei minimi dello scorso mese di agosto posti sui 31 euro. Fondamentale sarà la tenuta di tali supporti, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di settembre 2023, per evitare un deciso indebolimento del quadro grafico con possibili discese fin verso la soglia dei 28 euro.
Al contrario la tenuta dei 36 euro dovrebbe andare a riattivare il trend ascendente primario prima in direzione dei 37 euro e a seguire verso i massimi dell'ultimo mese situati sui 37,5 euro. Nel caso in cui queste aree dovessero essere lasciate alle spalle, si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi prima verso i 38,5 euro e a seguire sui top di periodo in area 39,20 euro. L'eventuale superamento di questi ultimi livelli andrebbe decisamente a rafforzare il trend primario, con possibili apprezzamenti del titolo fin verso la soglia dei 40 euro.
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