Oggi inizia il 54esimo incontro annuale del World Economic Forum, che terminerà venerdì 19 gennaio. La fondazione senza fine di lucro - conosciuta anche come Forum di Davos in nome della cittadina svizzera che ospita l'evento - organizza in ogni inverno un incontro tra una serie di personaggi di spicco a livello mondiale. Questi riguardano politici di primo piano, economisti, giornalisti, intellettuali e altri soggetti influenti per discutere delle questioni più importanti che il mondo si trova ad affrontare non solo in ambito economico, ma anche sotto il profilo geopolitico, ambientale e della salute. Quest'anno è prevista la partecipazione di oltre 100 governi, più di 1.000 partner del Forum e leader della società civile, esperti, imprenditori e organi di stampa.
World Economic Forum: di cosa si parlerà quest'anno
I temi che verranno trattati sono molti. Uno che stavolta sarà affrontato in maniera forse più estesa rispetto agli altri anni riguarda le tensioni geopolitiche sul fronte delle guerre in corso. Al conflitto Russia-Ucraina si è aggiunto nel 2023 quello tra Hamas e Israele. Le preoccupazioni sono che la guerra in Medio Oriente possa allargarsi pericolosamente, alla luce dei fatti che stanno accadendo nel Mar Rosso con l'intervento armato degli Stati Uniti e della Gran Bretagna nei confronti degli Houthi, le milizie dello Yemen. Un'escalation potrebbe vedere il coinvolgimento di uno Stato come l'Iran, con delle ripercussioni a livello politico ed economico non proprio rassicuranti. Probabilmente si parlerà di come evitare questo scenario.
Un altro argomento caldo fa riferimento al tema del momento, quello dell'intelligenza artificiale. La nuova tecnologia genera la prospettiva di far crescere enormemente le attività aziendali, ma anche il rischio di sfuggire alle maglie della regolamentazione. "Ora possiamo utilizzare i calcoli fisici per eseguire milioni di simulazioni basate sull'intelligenza artificiale che trovano soluzioni ottimali", ha affermato Jack Hidary, Amministratore delegato della società di tecnologia quantistica e AI (Artificial Intelligence) SandboxAQ. Tuttavia, "nel 2024 dovremo anche affrontare un rapido aumento dei crimini informatici basati sull'intelligenza artificiale. Gli aggressori utilizzano l'AI per penetrare i firewall e minacciare le infrastrutture critiche come i sistemi bancari, le reti di telecomunicazioni e la rete energetica con ransomware", ha aggiunto.
L'inflazione e la crescita economica saranno ovviamente all'ordine del giorno. Dopo il lungo ciclo di rialzi dei tassi di interessi delle principali Banche centrali mondiali per riportare l'inflazione ai livelli di guardia, si teme una recessione mondiale. Oggetto della discussione sarà quanto è plausibile un atterraggio morbido in una situazione in cui ancora il costo della vita è alto e l'economia dà alcuni segnali di contrazione.
Infine, non potrà mancare il dibattito sull'ambiente. Secondo molti, il recente COP28 ha rappresentato un punto di svolta storico, perché si è riscontrato tra i Paesi un impegno diffuso a effettuare azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico. Si dovrà discutere a Davos di come nei prossimi anni si faranno passi avanti per ridurre le emissioni nelle varie aree che interessano l'economia. "Abbiamo un obbligo solenne e un'opportunità d'oro per intraprendere azioni significative verso un'esistenza a zero emissioni nette e positiva per la natura", ha affermato Badr Jafar, Ceo di Crescent Enterprises, multinazionale degli Emirati Arabi che opera in vari settori tra cui porti e logistica, alimenti e bevande.
Chi partecipa e chi no
È molto alta la curiosità per sapere chi saranno i partecipanti al World Economic Forum e chi invece sono i grandi assenti. Della prima schiera faranno sicuramente parte il presidente francese Emmanuel Macron, che dovrebbe essere l'unico leader del G7 a soggiornare a Davos. Un'altra figura autorevole sarà il numero due della Cina Li Qiang, così come il neo-eletto presidente argentino Javier Milei. Ci sarà la presenza del Segretario di Stato americano Antony Blinken, del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e dell'inviato speciale presidenziale per il clima John Kerry.
Faranno la loro comparsa al World Economic Forum anche i grandi nomi dell'economia mondiale, come il direttore generale del
Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva, il presidente della
Banca Mondiale Aiay S.Banga e il direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio
Ngozi Okonjo-Iweala. Mercoledì è previsto un intervento di
Christine Lagarde, che giovedì e venerdì parteciperà a sessioni di lavoro. Tra i grandi manager delle aziende private, faranno sentire la loro voce il CEO di OpenAI
Sam Altman e quello di Pfizer
Albert Bourla.
I grandi assenti saranno il presidente degli Stati Uniti
Joe Biden e il primo ministro britannico
Rishi Sunak. Entrambi non hanno mai partecipato da quando hanno assunto la guida dei rispettivi Paesi.