Elon Musk (
qui una biografia del fondatore di Tesla) cambia nuovamente idea e propone di porre fine alla telenovela-Twitter
acquistando la società come da accordi originari. L'ennesima inversione a U dell'Amministratore Delegato di Tesla è arrivata attraverso una lettera inviata al social network, dove propone di andare avanti con l'affare da 44 miliardi di dollari (
ne avevamo parlato qui), al prezzo convenuto di 54,2 dollari per azione. L'operazione è condizionata alla fine della querelle legale e per l'esecuzione bisognerà attendere la concessione dei finanziamenti.
In un tweet Musk ha scritto che l'acquisto di Twitter è "un acceleratore per creare X, l'app per qualsiasi cosa". Il miliardario imprenditore fa riferimento ad un modello di ecosistema simile a WeChat che, con una singola applicazione per smartphone, fornisce tutta una serie di servizi innovativi. Twitter, tramite un portavoce, ha fatto sapere che l'intenzione della società è quella di chiudere la transazione al prezzo concordato. Tuttavia, l'azienda guidata da Parag Agrawal sta cercando di avere rassicurazioni sulla bontà delle parole di Musk e sulle tempistiche, per evitare il pericolo che quella di Musk sia solo una strategia per ritardare un processo che tra meno di due settimane inizierà presso la Delaware Chancery Court.
A seguito della notizia, le azioni di Twitter si sono impennate alla Borsa di New York terminando la seduta con un rialzo del 22,24%. Mentre, per quanto riguarda Tesla, il titolo alla fine è salito del 2,9% a 249,44 dollari riscattando parzialmente il tonfo dell'8,61% di lunedì; tuttavia, è scivolato dai massimi di giornata di 257,50 dollari dopo la comunicazione di Musk.
Twitter-Musk: una storia infinita
La storia dell'acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk assomiglia molto a un'odissea. Ad aprile di quest'anno l'uomo più ricco del mondo (
qui trovate una classifica dei 10 uomini più ricchi del mondo) ha effettuato una proposta shock, ossia quella di rilevare l'azienda di San Francisco a 54,20 dollari, con un
premio molto alto rispetto ai circa 38 dollari a cui quotavano le azioni Twitter. L'obiettivo di Musk era quella di costruire una piattaforma che "rispettasse la libertà di parola", a suo giudizio messa in discussione da una politica di gestione sbagliata.
A luglio però l'enfant prodige ha riferito l'intenzione di ritirarsi dall'accordo, accusando la società di aver fornito informazioni false sugli acconti fake e spam. Dal canto suo Twitter ha ribattuto contestando a Musk di addurre scuse per tirarsi indietro da un patto per lui troppo oneroso. La questione è finita in Tribunale, con la data di inizio processo fissata per il 17 ottobre.
Twitter: i dipendenti sono infuriati
All'ennesimo colpo di scena dell'affaire Twitter, i dipendenti dei social media hanno reagito sfogandosi sulla piattaforma. Molti sono ancora in bilico se rimanere al loro posto o cambiare aria con l'eventuale avvicendamento alla guida dell'azienda. JP Doherty, un manager di ingegneria di Twitter, ha scritto: "Siamo con i nervi a pezzi, pieni di incertezze e di preoccupazioni, questi continui stravolgimenti provocano difficoltà e ancia alle persone a cui tengo. Torniamo al punto di partenza, forse. Incredibile".
Alcuni dipendenti sono stati presi alla sprovvista, dopo aver venduto le azioni Twitter il giorno prima, perdendo un potenziale guadagno del 22%. E molti nutrono un certo scetticismo sulle reali intenzioni di Musk. "Non sarei sorpreso se fosse una tattica per ottenere più tempo per scoprire nuove prove (degli account falsi, ndr) ed allontanarsi nuovamente fra qualche mese", ha scritto un dipendente.
Ad ogni modo, sarà vita dura per i lavoratori di Twitter, perché qualora scegliessero di abbandonare l'azienda, le loro opzioni per altri lavori presso grandi società tecnologiche potrebbero essere limitate, in quanto molti importanti datori di lavoro hanno annunciato il congelamento delle assunzioni e tagli ai costi.
Twitter: Carl Icahn ha guadagnato 250 milioni di dollari
Il dietrofront di Musk comunque ha fruttato molto ad alcuni grandi investitori. Ad esempio Carl Icahn (
un suo ritratto) negli ultimi mesi aveva accumulato azioni Twitter per oltre 500 milioni di dollari, nella convinzione che il processo avrebbe decretato una sonora sconfitta al capo di Tesla. Dopo il balzo del titolo nella giornata di ieri,
il profitto stimato per la Icahn Enterprises LP potrebbe essere superiore ai 250 milioni di dollari, secondo un rapporto del Wall Street Journal. Altri investitori che potrebbero aver guadagnato parecchio, sempre in base al report, riguardano D.E. Shaw Group e Third Point LLC di Daniel Loeb, che nei mesi scorsi hanno puntato in Borsa su Twitter.