Le azioni Netflix hanno raggiunto un altro record storico nell'ultima seduta di Wall Street, grazie a un'impennata del 5,2% che le ha portate a chiudere a 634,81 dollari. Era da gennaio di quest'anno che il titolo non aumentava così tanto di valore nell'arco di una sola giornata di contrattazioni. In un periodo in cui i titoli tecnologici sono messi sotto pressione dal rialzo dei rendimenti obbligazionari, gli investitori continuano quindi a mettere denaro nel gigante dello streaming televisivo.
Le altre Big Tech stanno avendo invece un andamento più altalenante, viste le incertezze che presenta il quadro generale. In particolare Facebook sta affrontando in questi giorni diverse problematiche relative ai propri software, il cui malfunzionamento ha causato l'interruzione del servizio per 6 ore nella giornata di lunedì, costata a Mark Zuckenberg 6 miliardi di dollari.
Netflix: 3 ragioni che spiegano rialzo delle azioni
I primi 5 mesi dell'anno per il gigante di Las Gatos, California, non sono stati entusiasmanti in Borsa, complice anche il calo degli abbonati. Adesso però sono diversi i motivi per cui gli operatori di mercato comprano le azioni Netflix sulla scia di un rinnovato entusiasmo.
In primo luogo vi è il lancio a settembre di Squid Game, la serie TV proiettata in Corea del Sud che si candida a essere la più acclamata dell'anno. Secondo molti è una delle perle del nuovo cinema sudcoreano, grazie a una sceneggiatura eccezionale e scenografie realizzate in modo magistrale. Grazie al programma, Netflix ha consolidato la posizione di secondo fornitore di contenuti nel Paese asiatico, alle spalle di YouTube. Il successo è diventato virale e ora l'argomento sta dominando le discussioni in social come Twitter e TikTok.
Il secondo motivo che ha attirato gli investitori verso le azioni Netflix riguarda un sondaggio pubblicato dalla banca d'affari americana Piper Sandler sulle visualizzazioni giornaliere degli adolescenti nei programmi di streaming. Dei 10.000 giovani interpellati, il 32% colloca la società fondata da Reed Hastings al primo posto, seguita da YouTube con il 30% di preferenze, Walt Disney Hulu con l'8%, Disney+ con il 7%, AT&T HBO Max al 4% e Amazon Prime Video che ha raggiunto il 3%.
Infine gli investitori stanno scontando i risultati del terzo trimestre che verranno pubblicati martedì 19 ottobre. Le attese sono per utili per azione di 2,55 dollari e profitti sulle vendite di 7,48 dollari. Gli abbonati inoltre sono visti in crescita di 3,8 milioni nei 3 mesi. L'azienda oltretutto ormai non dipende più dal debito per finanziare la crescita e anzi ha in serbo di utilizzare l'enorme liquidità maturata in questi anni per ridurre l'esposizione debitoria e per riacquistare circa 5 miliardi di azioni.
Netflix: le azioni sono da comprare in Borsa?
Quest'anno le azioni in Borsa sono cresciute di oltre il 17%, sovraperformando l'S&P 500 aumentato quasi del 16%. Gli analisti si mantengono convintamente rialzisti. Evercorcore ISI ad esempio ha confermato il suo rating outperform con target price di 695 dollari, il che significa un potenziale rialzo dell'8,5% rispetto alle quotazioni attuali. Mentre Scott Devitt di Stifel Nicolaus ha portato a 650 dollari dai precedenti 580 dollari il prezzo obiettivo di Netflix nella Borsa americana, per via dell'espansione dell'azienda nei mercati esteri.