Il mese di settembre appena trascorso è stato il peggiore del 2021 in Borsa, con gli investitori preoccupati per una serie di vicende che hanno turbato non poco i mercati finanziari. La tempesta che si è scatenata sullo sviluppatore immobiliare cinese Evergrande ha riportato alla memoria eventi non proprio festosi come la crisi dei mutui subprime del 2008.
La crescita forsennata dei prezzi delle materie prime generata dalla carenza degli approvvigionamenti sta mettendo in subbuglio intere attività produttive, erodendo i profitti delle aziende. La difficoltà in questo di vedere a breve una fine fa pensare che l'inflazione non sia affatto un fenomeno temporaneo, il che ha indotto la Fed a pronunciare quella parola, il tapering, tanto indigesta ai mercati.
Ancora, la pandemia negli USA è sempre viva e sta mettendo a serio rischio la ripresa economica della principale potenza mondiale. Sullo sfondo vi è l'accordo sul tetto del debito non ancora raggiunto tra democratici e repubblicani che sta tenendo con il fiato sospeso la politica statunitense. C'è abbastanza materiale per spiegare l'umore nero degli operatori che anche in questo primo scorcio del mese di ottobre sembrano messi sulla difensiva.
Wall Street: 3 azioni da comprare che sono scese a settembre
Le occasioni migliori si trovano però nei momenti critici dei mercati, quando i titoli crollano e offrono prezzi interessanti. Ovviamente deve trattarsi di azioni che hanno ottime potenzialità di risalire la china e di esprimersi per quelli che sono i fondamentali delle aziende che rappresentano.
A tal riguardo vi sono 3 società che nella Borsa americana hanno perso più del 10% a settembre, che sono poco indebitate e che presentano una prospettiva di utili superiori al 10% nei prossimi 12 mesi, nonché di ritorno sul capitale maggiore del 20%. Vediamole da vicino.
Nucor Corporation
Nucor è una società siderurgica statunitense, con sede a Charlotte, nel Nord Carolina. Il titolo in Borsa è diminuito del 16,2% a settembre, risentendo in modo particolare del disegno di legge sulle infrastrutture da 1.000 miliardi di dollari che in USA ancora non ha trovato l'approvazione del Congresso. La società ha in serbo la costruzione di un'acciaieria a bassa emissione di carbonio del valore di 2,7 miliardi di dollari e sta aspettando che la politica statunitense faccia il suo dovere.
I conti dell'azienda sono in ordine, con un debito in rapporto alle attività del 23,4%, una crescita stimata degli utili del 125,5% e un ritorno sul capitale investito del 35%. Il titolo è particolarmente economico visto che scambia ad appena 4,7 volte gli utili 2021. Da segnalare che per 50 anni di seguito Nucor ha aumentato i dividendi, che ora sono di 1,62 dollari per azione, con un rendimento dell'1,66%.
Adobe Inc.
Adobe è la famosa società di software americana, con sede a Mountain View, in California. Intorno all'azienda vi sono molte aspettative dopo il calo delle azioni del 13,3% il mese scorso. Il consensus infatti stima un aumento del 23% degli utili 2021 e del 14% di quelli 2022.
L'azienda ha un indebitamento del 17,9% sul totale degli attivi e stima un ritorno sul capitale investito del 39,1%. L'unico neo è rappresentato da multipli un pò troppo alti: prezzo delle azioni 42 volte gli utili attesi. La forte crescita dell'impresa prevista tuttavia è in grado di giustificare valori così elevati.
Skyworks Solutions
Skyworks Solutions è un produttore americano di semiconduttori che ha sede a Irvine, in California. Stupisce la perdita del 10,2% delle azioni in Borsa nel mese di settembre, vista la carenza generalizzata di chip che ha fatto impennare la domanda. L'azienda che fornisce colossi come Apple e Xiaomi comunque trarrà grande vantaggio dal passaggio alla rete 5G nei telefoni cellulari.
Per questo vengono stimati utili in crescita del 12,2%, con un ritorno sul capitale investito del 32,1%. Le azioni sono abbastanza a sconto, scambiando a 15 volte i guadagni attesi per il 2022. La società presenta una situazione debitoria molto buona, con un'esposizione del 22,2% sulle attività complessive.