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Dividendi banche: BCE frena, via libera dalla BoE

13 lug 2021 - 11:30

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Atteggiamento opposto da parte delle due Banche centrali sul ripristino dei dividendi da parte degli istituti di credito. Vediamo insieme i dettagli e le motivazioni

La Banca Centrale Europea potrebbe innalzare il tetto ai pagamenti dei dividendi delle banche europee. È questo il messaggio lanciato da parte di Margarita Delgado, esponente del Consiglio di Sorveglianza dell'istituto centrale. La mossa dell'Eurotower potrebbe rendersi necessaria per frenare l'entusiasmo da parte delle aziende di credito, le quali non vedono l'ora di ripristinare la distribuzione delle cedole dopo lo stop attuato dalla BCE durante la pandemia.

Secondo le stime di Bloomberg, le prime 10 banche di tutta la zona Euro hanno accantonamenti a riserva per oltre 22 miliardi di dollari pronti a essere liberati per gli azionisti. Il timore è relativo al fatto che gli investitori possano fuggire dai titoli finanziari se non si sentono adeguatamente remunerati, con la conseguenza che gli istituti di credito rischiano di diventare sottocapitalizzati. Per questo, l'immediata reazione in Borsa del comparto bancario dopo le parole di Delgado non è stata positiva, con l'EuroStoxx Banks sceso dello 0,3% nei primi scambi.

 

BCE: la variante Delta mette in pericolo la stabilità finanziaria

Il Vicegovernatore della Banca centrale spagnola invita quindi a una politica dei dividendi più cauta, soprattutto per quegli istituti che propongono dei premi eccessivi per il proprio azionariato. Secondo Delgado, la BCE potrebbe intavolare una discussione costruttiva con le banche che si apprestano ad aumentare le cedole, per verificarne accuratamente la solidità finanziaria e se i piani di pagamento possano andare a intaccare la stabilità dell'azienda.

Francoforte teme che l'incertezza economica derivante dalla variante Delta del Covid-19 possa portare ad un aumento delle insolvenze, mettendo in difficoltà la struttura finanziaria di ogni banca. Per questa ragione, la priorità assoluta dell'istituto guidato da Christine Lagarde per quest'anno e il prossimo è il costante monitoraggio del rischio di credito.

Tuttavia, i casi andranno analizzati singolarmente. L'esponente della BCE infatti precisa che se un ente bancario è solvibile, persegue una politica di prudenza e ha tutti i requisiti patrimoniali e di redditività a posto, potrebbe staccare le cedole non solo con riferimento ai risultati del 2021, ma anche quelle che non sono state distribuite nel 2020.

 

BoE: via libera ai dividendi per le banche britanniche

Se la BCE predica prudenza, la Bank of England da oggi ha rimosso ogni limite ai dividendi per alcune principali banche britanniche, come HSBC e Barclays. Secondo una nota dell'istituto centrale tutto il settore bancario è ben capitalizzato, al punto che qualsiasi ricaduta pandemica sull'economia potrà essere assorbita agevolmente.

La BoE aveva raccomandato gli istituti di credito di sospendere la distribuzione delle cedole e il riacquisto di azioni proprie a marzo dello scorso anno. La preoccupazione dell'istituto guidato da Andrew Bailey era quella di assicursi che la crisi pandemica che aveva colpito le imprese britanniche potesse essere affrontata con il sostegno del sistema bancario, il quale doveva disporre di capitale a sufficienza.

A dicembre del 2020, quando è stato approvato il primo vaccino in Gran Bretagna, la BoE ha iniziato ad allentare i limiti, pur mantenendo un monitoraggio costante della situazione. Oggi Londra ha affermato che alcune restrizioni non sono più necessarie, alla luce dei test di solvibilità effettuati nel 2021, i quali hanno confermato una struttura complessiva molto robusta.

La Banca centrale britannica segue la stessa linea della Federal Reserve, che a giugno ha dato il via libera per dividendi e buyback, dopo gli ultimi brillanti stress test condotti su 23 istituti di credito. Adesso l'obiettivo della BoE è solo quello di accompagnare la ripresa economica del Paese e in questa veste ha anche deciso di mantenere a zero la percentuale di riserva di capitale anticiclica delle banche almeno fino alla fine dell'anno.

 

 

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