Come ogni anno anche il 2021 è stato particolarmente ricco di eventi nel mondo Forex. L’inizio del tapering americano, il rialzo dei tassi in Gran Bretagna, il crollo della lira turca, la sorpresa yuan cinese.
La volatilità non è mancata in un mercato che può indifferentemente andare short o long a costi identici sfruttando effetti di leva più o meno consistenti in grado di amplificare guadagni e perdite.
Al trader o all’investitore italiano quello che interessa sono naturalmente le variazioni delle divise tradizionali contro l’euro. Senza dimenticare naturalmente le divise da carry trade come quelle emergenti. Il dollaro fino all’ultimo giorno ha tentato di essere il best of the year contro euro ma lo yuan cinese e, sul filo di lana il rublo russo, hanno avuto la meglio.
Forex: come sono andate le principali valute contro l'euro?
Grazie all’ingresso in numerosi indici internazionali ed all’internazionalizzazione della divisa locale, lo yuan ha superato alla grande il test del fallimento Evergrande rafforzandosi del 9% contro l'euro. A seguire un’altra valuta emergente come il rublo russo.
La valuta di Mosca ha saputo sfruttare il recupero del prezzo del petrolio ma anche l’impennata del prezzo del gas in Europa, superando per il momento i rischi geopolitici che circondano la Russia relativamente alle continue schermaglie militari al confine ucraino.
Al terzo posto troviamo il dollaro americano con un +7% che mette il biglietto verde al top tra le valute del G10. La prospettiva di un rialzo del costo del denaro già a partire da marzo 2022 con la fine del tapering più veloce del previsto, ha messo le ali alla valuta, confortata anche da un differenziale tassi in allargamento rispetto all’euro.
A breve distanza, rispettivamente con +6% e +5% il dollaro canadese (anche qui tassi e petrolio dicono la loro nel rafforzamento) e la sterlina inglese. Per la divisa britannica il rialzo dei tassi messo in campo a sorpresa dalla Bank of England a dicembre ha creato ottimismo attorno al pound. La prospettiva di nuovi rialzi nel 2022 ha superato gli effetti negativi della nuova ondata di Covid in corso in UK.
Nella fascia di valute che si sono rafforzate tra il 3% e il 4% contro euro troviamo la corona norvegese e il franco svizzero per i Paesi G10, la rupia indiana e il peso messicano tra gli emergenti. Passiamo adesso a quelle valute che nel 2021 hanno perso terreno contro euro. Sono molto poche e con percentuali limitate.
Nel mondo G10 solo yen giapponese e corona svedese hanno perso per strada poco meno del 3% a causa di politiche monetarie ancora molto espansive e che escludono rialzi nel costo del denaro nel 2022. Tra gli emergenti il real brasiliano ha ceduto meno del 2%, ma la vera bomba scoppiata nel corso del 2021 è stata la lira turca.
Con una svalutazione di quasi il 50%, la divisa turca è letteralmente affondata sotto i colpi di una gestione della politica monetaria originale quanto folle. Erdogan ha pensato bene di licenziare banchieri centrali e ministri dell’economia in disaccordo con la sua ricetta di tagliare i tassi con l’inflazione sopra al 20%. Il risultato sulla valuta non si è fatto attendere e il rischio per il 2022 è quello di una misura estrema di controllo dei capitali.
Non ho dubbi che anche il 2022 sarà un’annata divertente per il mondo forex. Cercheremo come sempre da queste pagine di catturare qualche tendenza interessante per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato più liquido e importante del mondo.