Settimana ricca di notizie quella vissuta dalla Gran Bretagna e di conseguenza anche dalla sterlina inglese.
L’annuncio di un accordo commerciale anticipato da Donald Trump e poi formalizzato dal premier britannico Starmer sembra aver messo per il momento il Regno Unito fuori da una partita ancora complessa e con altre economie mondiali che indirettamente comunque influenzeranno con le loro decisioni l’andamento dell’economia inglese, in primis quella UE su cui Trump si dice ottimista di chiudere a breve.
Ma la settimana è stata importante anche per la decisione della Bank of England di tagliare i tassi di 25 punti base portandoli al 4,25%. Il mercato sconta altri 100 punti base di riduzione nei tassi per i prossimi 12 mesi, ma è interessante notare come il Governatore della BoE si sia detto felice ma non informato dell’accordo imminente UK-USA sui dazi. Questo significa che un impatto sulle prossime decisioni di politica monetaria potrebbe esserci.
La reazione della sterlina è stata comunque positiva contro euro, un po' meno contro dollaro.
Forex: sterlina/dollaro, attesa un'accelerazione ribassista
Nel rapporto con il dollaro GBP/USD sembra essere incapace di superare con decisione i massimi del 2024 posti poco sotto 1,35. A dire il vero quella in formazione ha tanto il sapore di una figura di testa e spalla ribassista con neckline posizionata a 1,32 al di sotto della quale avremmo un’accelerazione ribassista almeno fino a 1,28/1,29. Siamo vicini all’evento.

Dopo aver toccato con precisione l’ultima resistenza di 0,875, quella che unisce i massimi decrescenti 2020 e 2023, l'EUR/GBP ha poi ripiegato verso il basso favorendo la ripresa del Pound.
Un pull back vero e proprio quello in corso e che dopo la decisa ascesa nella prima metà di aprile quando la volatilità sui mercati finanziari ha confermato che la sterlina inglese non rappresenta una valuta rifugio come yen giapponese, franco svizzero e ultimamente euro, ora la serenità tornata sulle piazze azionarie sta favorendo un buon recupero della GBP contro la valuta unica europea.
La fase correttiva per EUR/GBP potrebbe proseguire fino a 0,845 quando si dovrebbe rivedere una presenza più importante di "long" sul cross da parte dei trader. Ormai ci siamo e sullo sfondo rimane comunque il supporto di 0,82 che tiene dalla Brexit in avanti e che sembra essere un’antagonista piuttosto rilevante per chi vuole assumere posizioni lunghe di sterlina invogliato anche da un carry di rendimento interessante.
Non mi fa impazzire in questo momento l’ingresso strategico lungo sulla sterlina vista la vicinanza di certi livelli, mentre per chi già ha valuta di Sua Maestà in portafoglio il mantenere fino al superamento della resistenza di 0,875 sembra essere la scelta ottimale.