Riprendiamo un articolo scritto in precedenza "La febbre per oro ed argento non è ancora finita, cosa fare adesso?" per aggiornare la nostra analisi e fare il punto della situazione sull'oro. Le Banche centrali continuano a comprarlo? Lo scopriamo in questo articolo, individuando i livelli chiave da tenere sotto osservazione.
Oro: cosa stanno facendo le Banche Centrali?
Le Banche Centrali hanno continuato ad acquistare il bene rifugio per eccellenza per rimpinguare le proprie riserve strategiche.
I dati mostrati dal grafico qui sopra parlano chiaro, nella prima metà del 2024 le Banche centrali hanno acquistato circa 500 tonnellate di oro, il valore più alto mai registrato nella storia. Come citato anche nel precedente articolo, i maggiori acquirenti sono stati la Turchia e l'India, quest'ultima con una cadenza incredibilmente elevata rispetto alla media storica.
La febbre per l'oro non pare assolutamente finita, anzi, dal prossimo trimestre potremmo assistere anche ad un ritorno della Cina come maggior acquirente mondiale. Staremo a vedere cosa succederà e soprattutto come ciò impatterà sul prezzo.
Trading sull'oro: attenzione ai ritracciamenti
Non essendo cambiata la parte macroeconomica che sostiene il prezzo del metallo giallo, analizziamo prezzo e volumi per cercare di capire meglio la situazione e se ci potrebbe essere un'opportunità al ribasso.
Per poter analizzare i volumi, ci faremo aiutare dall'indicatore "Biz Profile" offerto dal Broker Trive grazie al quale siamo in grado di conoscere immediatamente le zone a più alta densità di scambi (colore rosso).
La situazione è molto aggrovigliata soprattutto dopo che il prezzo non è riuscito a rompere i massimi storici a 2.530$ per ben 5 volte nelle ultime 2 settimane di agosto.
Per ciò che si sta configurando dal punto di vista tecnico e soprattutto volumetrico, la fase di stallo attuale potrebbe essere ricondotta ad una fase di distribuzione su timeframe H1-H4 che condizionerebbe il trend di lungo periodo per un breve lasso di tempo. A confermare il tutto è la rottura ribassista del livello di 5.510$ avvenuta il 30 agosto.
Insomma, un ritracciamento su timeframe intermedi è ampiamente alla portata soprattutto se il prezzo dovesse chiudere una candela H4 sotto il livello di 2.497$. Noi attenderemo proprio questo segnale per un possibile ingresso short con stop loss dietro l'ultima zona di cluster volumetrica creata prima dell'ultimo ribasso, ossia 5.518$.
Per i target verranno presi in esame i livelli di 2.480$ e 2.460$. Questo tipo di operatività di breve periodo sarà ovviamente contro il trend principale ed, in quanto tale, molto rischiosa ed altamente speculativa, per cui attenderemo quante più conferme possibili soprattutto dai volumi.
Disclaimer: File MadMar