I dati legati all'inflazione dell'Eurozona degli ultimi giorni, confermati dai numeri diffusi oggi, hanno dato un forte scossone agli analisti ed operatori che probabilmente rivedranno i loro posizionamenti nei prossimi giorni. Scopriamo cosa è successo e perchè l'indice Dax potrebbe subire conseguenze importanti.
Inflazione Europea: rallenta la crescita dei prezzi
I dati relativi l'andamento dell'inflazione nei singoli Paesi europei come Germania, Francia e Spagna hanno mostrato delle forti sorprese al ribasso rispetto alle attese degli analisti. In particolar modo, l'indice dei prezzi al consumo headline di agosto è risultato in aumento di solo il +1,9% per Germania e Francia e del +2,2% per la Spagna, rispetto alle stime che vedevano qualche punto base in più. La sorpresa più grande è stata probabilmente la Spagna che era ferma ancora al 2,8% nel mese di luglio.
I dati di oggi riferiti all'intera Eurolandia confermano questo trend (screenshot sopra) con l'inflazione headline che ha mostrato chiari segnali di raffreddamento: +2,2% ad agosto rispetto al +2,6% annuo di luglio ed anche la componente "core" (escluso cibo ed energetici) ha mostrato un calo di 0,1 punti percentuali. Nota di merito per la disoccupazione in calo dal 6,4% al 6,5% in Europa, trainata da quella italiana che è passata dal +7 al +6,5% nel mese di agosto.
Una decelerazione così marcata fa ben sperare in un futuro dove i prezzi al consumo saranno più stabili e, a questo punto, anche in una BCE (Banca Centrale Europea) più accomodante. O almeno è ciò che ha scontato il mercato con la discesa di quasi 1 punto percentuale del cambio Euro-Dollaro in concomitanza col PIL statunitense rivisto al rialzo al 3%.
Come si comporterà l'indice Dax in un contesto simile? Ci sono ancora margini al rialzo proprio grazie alla possibile politica monetaria più accomodante della BCE oppure il mercato comincerà ad abbracciare la narrativa di una depressione economica nei prossimi mesi?
Purtroppo gli ultimi dati del PIL tedesco e francese non fanno ben sperare, con la Francia sempre a ridosso di una crescita neutrale tra +0,2/+0,3% ed una Germania che ha addirittura confermato la lettura negativa preliminare del -0,1%. Le due locomotive d'Europa riusciranno a riprendersi o è soltanto l'inizio di una contrazione ben più marcata?
Come fare trading sul Dax40: livelli chiave e analisi volumetrica
I livelli operativi odierni faranno riferimento allo strumento "DAX40" presente su Trive, grazie al quale possiamo fare trading sull'indice tedesco senza doverci preoccupare delle scadenze tecniche, il tutto con uno spread estremamente basso di soli 0,5 PIPs.
L'analisi sull'indice Dax è molto complessa e cercheremo di andare con ordine partendo dall'aspetto tecnico ed optando per uno short rischioso in controtendenza avvalorato dall'analisi volumetrica, possibile grazie all'indicatore "Biz Profile" offerto da Trive.
Il prezzo è attualmente sostenuto dal livello supportivo 18.550-18.450 punti che rappresenta l'ex resistenza e zona rotazionale risalente a luglio. Siamo sui massimi storici quindi è impossibile individuare nuove resistenze rialziste essendo il prezzo in fase di "discovery". Ciò implica che valuteremo un'operazione ribassista solo e soltanto se verranno rotti i supporti che attualmente sostengono il prezzo.
Per il momento eventuali posizioni long sono da escludere per un motivo ben preciso, ci sono troppe confluenze volumetrica intorno ai livelli attuali (18.700-18.950 punti) che fanno pensare ad una possibile distribuzione in atto. Attenderemo ulteriori conferme e, qualora il livello principale di 18.700 dovesse essere rotto al ribasso, opteremo per uno short di ampio respiro (trattandosi di analisi su timeframe H4) fino al target massimo di 17.900 punti.
In quanto operazione contro trend principale, l'esposizione sarà minore e la gestione dell'operazione sarà molto dinamica con stop loss piazzato in prima istanza dietro ai massimi storici e successivamente aggiornato candela dopo candela.
Considerando l'ampia compressione volumetrica all'interno di una zona molto ristretta (200 punti circa), non sono da escludere movimenti violenti al ribasso non appena verranno rotte le prime zone supportive intraday come 18.900-18.800 punti. In questo caso si può optare per dei trade ancora più rischiosi in ottica però di breve periodo.
Disclaimer: File MadMar