Meta alza ulteriormente l’asticella dei propri investimenti nell’intelligenza artificiale, e lo fa passando anche dall’energia. Il colosso guidato da Mark Zuckerberg ha annunciato un contratto di fornitura energetica della durata di 20 anni con Constellation Energy, leader statunitense nella produzione di energia nucleare, per alimentare i propri data center con energia priva di emissioni.
Meta: energia nucleare per sostenere l’AI
L'accordo prevede che a partire dal 2027 Meta riceverà energia dal Clinton Clean Energy Center, un impianto nucleare situato in Illinois, con una capacità produttiva di 1.121 megawatt: abbastanza da alimentare più di 800.000 abitazioni. Questa fornitura sarà essenziale per supportare l’espansione dei data center destinati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, che richiedono enormi quantità di elettricità continuativa e affidabile.
Meta ha sottolineato in un comunicato ufficiale che il contratto rappresenta una componente chiave della propria strategia energetica, fondata sull’uso esclusivo di fonti rinnovabili e a basse emissioni per l’alimentazione dei propri centri dati. L’azienda è anche in trattativa avanzata per ulteriori progetti simili, con l’obiettivo di raggiungere una capacità tra 1 e 4 gigawatt da energia nucleare.
“Riconosciamo l’enorme valore del nucleare per fornire elettricità pulita e costante, e il ruolo che può giocare nel sostenere l’economia locale e la leadership energetica americana”, si legge nel blog ufficiale dell’azienda.
Reazioni di mercato: CEG vola
L’annuncio ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari: le azioni Constellation Energy sono balzate di oltre il 12% nel pre-market, spingendo il titolo verso nuovi massimi annui. Da inizio 2025, le azioni CEG hanno segnato un +40%, complice proprio l’entusiasmo crescente degli investitori per le sinergie tra energia nucleare e intelligenza artificiale.
L’impianto di Clinton verrà anche rilicenziato e aggiornato per garantirne il funzionamento ben oltre l’attuale programma di incentivi ambientali dello Stato dell’Illinois (Meta Platforms punta sul nucleare, firmato contratto ventennale).
Meta e la corsa alla potenza di calcolo
Questa mossa si inserisce nel piano di spesa record annunciato da Meta lo scorso aprile, che ha alzato il budget annuale di capitale tra i 64 e i 72 miliardi di dollari, rispetto alla precedente stima di 60–65 miliardi. Lo stesso Zuckerberg ha dichiarato che il gruppo prevede di portare online 1 gigawatt di potenza di calcolo entro l’anno e sta costruendo un nuovo data center da 2 gigawatt, sufficiente a coprire un’area vasta quanto Manhattan.
Le big tech cercano alternative green
Meta non è l’unico gigante della tecnologia ad aver abbracciato il nucleare per alimentare le sue infrastrutture AI. Anche Microsoft ha siglato un accordo ventennale con Constellation per riattivare un reattore a Three Mile Island, mentre Google ha scelto di investire in reattori modulari (SMR) sviluppati da Kairos Power, con l’intento di portarli online entro il 2030. Amazon, infine, ha annunciato ben tre progetti legati all’energia nucleare.
L’accordo tra Meta e Constellation segna un punto di svolta nel binomio tra AI e sostenibilità. L’energia nucleare, spesso discussa ma raramente implementata su larga scala nel settore tech, sembra ora essere tornata al centro del dibattito come soluzione concreta per alimentare le crescenti ambizioni computazionali dell’intelligenza artificial.
Meta in Borsa: attendiamo i ritracciamenti
Sul fronte azionario, Meta ha vissuto un rally imponente negli ultimi mesi, sostenuto dai risultati finanziari solidi e dalle prospettive legate all’intelligenza artificiale. Tuttavia, nelle ultime sedute il titolo ha registrato una lieve flessione, segnale che potrebbe preludere a una fase di consolidamento.
Da parte nostra, riteniamo prudente attendere eventuali ritracciamenti tecnici nell’ordine dell’8-10% o del 15-16% per valutare nuove opportunità di ingresso sulla soglia dei 620$ e 560$. In un contesto dove le valutazioni sono elevate e la volatilità resta alta, crediamo sia fondamentale privilegiare punti d’ingresso più favorevoli soprattutto per posizionamenti di ampio respiro.
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