Boeing nelle ultime settimane ha affrontato diverse sfide, tra cui gli scioperi dei lavoratori e l'aumento di capitale. Le decisioni che sono state prese non hanno precedenti nella storia dell'azienda ma basterà a risollevare il titolo in Borsa?
Sciopero dei lavoratori ed aumento di capitale
La scorsa settimana, Boeing ha presentato una nuova offerta contrattuale ai lavoratori in sciopero nello stato di Washington, iniziato lo scorso 13 settembre, dopo che un precedente accordo che prevedeva un aumento del 27% era stato respinto. Dopo altri tentativi, il nuovo accordo proposto include un aumento salariale composto del 40% in quattro anni, che porterebbe il salario medio dei meccanici Boeing da $76.000 a $119.000 annui.
Questa negoziazione è cruciale per Boeing, che ha recentemente raccolto 24 miliardi di dollari attraverso la vendita di azioni e titoli preferenziali, diluendo così il valore per gli azionisti esistenti del 20% circa (Pericolo “junk” per Boeing: in arrivo nuove azioni per 19 miliardi $). I fondi sono stati necessari per sanare il bilancio, che ha visto un incremento del debito a lungo termine di oltre 40 miliardi di dollari dal 2018, anno prima della crisi legata al 737 MAX.
L'accordo quindi potrebbe rasserenare gli animi sia per l'azienda che per gli azionisti.
Il futuro di Boeing
Sul fronte operativo, Boeing ha più di 6.000 ordini non evasi per aerei commerciali e punta a una consegna di circa 860 jet per il 2028, con un flusso di cassa stimato di 10 miliardi di dollari. Tuttavia, le previsioni per il 2024 indicano meno di 400 consegne, ben al di sotto dei livelli di produzione pre-crisi.
Per aumentare la produzione, Boeing dovrà ottenere l'approvazione della FAA (Federal Aviation Administration) per incrementare il tasso di produzione mensile dei 737 MAX a 38 unità, attualmente fermo a circa 25 aerei al mese. In parallelo, il mercato osserva con attenzione il possibile sviluppo di un nuovo modello di aereo che potrebbe aiutare Boeing a recuperare quote di mercato rispetto ad Airbus, ma il progetto richiederebbe un investimento significativo, stimato fino a 30 miliardi di dollari.
In conclusione, se i lavoratori approveranno l’accordo, Boeing potrà concentrarsi sul miglioramento della produttività e sull’incremento della produzione, elementi essenziali per riprendersi dopo anni di difficoltà.
Questo segnale indica accumulazione rialzista
Nonostante le difficoltà delle ultime settimane, le azioni Boeing a Wall Street non hanno fatto registrare discese significative, anzi hanno tenuto egregiamente il livello chiave dei 150 dollari per azione.
La spiegazione dietro alla stabilità del prezzo di Boeing è riscontrabile nei due grafici qui in alto estratti dalla pagina "Overbought-Oversold" del Forecaster Terminal.
Il grafico superiore indica semplicemente l'andamento del prezzo con "segnali" di acquisto quando il colore cambia in verde (segnalato proprio in zona 150$), il grafico inferiore indica invece la partecipazione (in termini di volumi) del mercato. Si evince una palese divergenza tra prezzo in discesa e Wyckoff Causes Effect in risalita proprio sui minimi di periodo degli ultimi 2 mesi.
Questo è di solito un chiaro segnale di accumulazione rialzista su un bottom di mercato. Ad avvalorare la tesi rialzista ci pensano anche forti volumi creati proprio in concomitanza delle news descritte in precedenza. Negli ultimi giorni di ottobre (istogramma in verde) infatti, su Boeing abbiamo riscontrato volumi enormi, sugli stessi livelli del periodo di metà 2020 post-covid e nel bel mezzo della forte immissione di liquidità sui mercati finanziari.
Cosa fare con Boeing in Borsa?
Boeing è chiaramente un'azienda in difficoltà che però potrebbe aver lasciato alle spalle tutti i catalizzatori negativi che finora avevano affossato l'azienda a Wall Street. Per questi presupposti e per i motivi citati in precedenza, riteniamo che Boeing sia un'azienda da acquistare per il lungo periodo. Per la bassa volatilità attesa su quest'azienda, preferiamo operare in leva 1:5 tramite il broker Trive.
Il titolo in Borsa è ovviamente da analizzare iniziando con un'analisi grafica su timeframe settimanale (foto in alto). Partendo dal presupposto che il prezzo abbia effettivamente creato un bottom di mercato nel range 160$-145$, possiamo cominciare ad accumulare anche dai livelli attuali (155$) e portare avanti questo approccio di accumulo per i prossimi mesi.
Ci aspettiamo un trend abbastanza laterale fino a metà dell'anno prossimo per poi rivedere degli utili aziendali di nuovo in aumento con le ultime trimestrali del 2025 che consacreranno probabilmente la ripartenza effettiva dell'azienda.
I nostri target saranno impostati a 215$ e 190$ e non utilizzeremo alcuno stop loss, valutando di volta in volta (mensilmente) il da farsi.
Disclaimer: File MadMar